Nel 2022 verso +162% per trasporto aereo e +75% per marittimo
Roma, 12 gen. (Adnkronos) – Il comparto passeggeri, rispetto al trasporto merci, ha chiaramente sofferto in misura più accentuata gli anni della pandemia da Covid-19, con flussi che anche nel 2021 risultavano inferiori di circa il 60% per il trasporto aereo, del 45% per il trasporto ferroviario, del 36% per il settore marittimo e del 14% per il trasporto stradale leggero rispetto al 2019. Tuttavia, se si dati del primo semestre del 2022 dovessero essere confermati per il restante periodo dell’anno, il rimbalzo dovrebbe essere netto con un vero e proprio boom rispetto al 2021 (+162%) per il trasporto aereo, un incremento del 75% per il trasporto marittimo (dove a fronte del +60,8% dei traghetti si assiste al +702,5% del traffico crocieristico), del 63,1% del traffico ferroviario e del 34% per il traffico autostradale passeggeri. E’ quanto emerge dal rapporto ‘Italia velocemente connessa’ presentato oggi dalla Fast-Confsal sottolineando che “in sostanza, tutte le modalità di trasporto dovrebbero recuperare e superare i valori del 2019, ad eccezione del trasporto su ferro che rimarrebbe a valori inferiori del 10,7% rispetto al pre-pandemia”.
Per quel che riguarda gli spostamenti con il trasporto pubblico locale, “che probabilmente soffre oltre alla cronica disaffezione degli utenti a causa della limitata offerta di servizi e di parco circolante di scarsa qualità anche di modifiche strutturali della domanda”, si legge nel rapporto, “i dati dei primi nove mesi del 2022 sebbene in forte crescita rispetto all’anno precedente risultano inferiori del 13% rispetto al 2019 (-23% e – 38% nel 2021 e 2020, rispettivamente), mentre con riferimento al solo trasporto ferroviario regionale di Trenitalia i traffici passeggeri sono inferiori del 23% a quelli del 2019 (-43% e -54% nel 2021 e 2020, rispettivamente)”.
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