Tributaristi, audizione al Senato su crediti d’imposta e strumenti di incentivazione fiscale
Roma, 17 gen. (Labitalia) – La commissione Finanze e tesoro del senato ha proceduto all’audizione del presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti d’imposta. La lettera di convocazione, a firma del presidente commissione senato Massimo Garavaglia, conteneva anche alcune riflessioni e precise indicazioni circa il sempre maggior utilizzo dello strumento del credito d’imposta d parte del legislatore.
“La scelta del legislatore di indirizzare il sostegno pubblico a imprese e famiglie attraverso lo strumento fiscale con prevalenza del credito d’imposta, ha conosciuto negli ultimi anni un utilizzo molto ampio e variegato. Da tale scelta è emersa una proliferazione dello strumento”.
Partendo da queste indicazioni Alemanno, il vice presidente Giuseppe Zambon e il consigliere nazionale aggiunto Salvatore Cuomo, hanno stilato una serie di osservazioni: dalla politica dei bonus con effetto premiante tramite credito d’imposta su cui, pur riconoscendone l’utilità soprattutto durante l’emergenza sanitaria, non hanno mancato di stigmatizzare la loro parcellizzazione e la non sempre rispettata equità di erogazione oltre a una complessità che, per i soggetti meno strutturati, si traduce in un costo aggiuntivo.
L’Int inoltre, proprio in tema di strumenti di incentivazione fiscale, ha proposto la semplificazione dell’utilizzo delle compensazioni dei crediti erariali “..senza abbassare la guardia sugli indebiti utilizzi, ma anzi aumentando la possibilità di controllo preventivo dell’amministrazione Finanziaria”. Le osservazioni dell’Int, proposte anche attraverso una memoria scritta, si sviluppano in dieci riflessioni, dall’analisi critica della politica dei bonus con effetto premiante tramite credito d’imposta a quella dell’equità di erogazione, per incentrarsi poi su singoli settori, quale quello dei bonus edilizi.
Si legge infatti nella memoria: “Individuare una percentuale di incentivo di carattere strutturale e stabile per i giusti interventi edilizi volti alla tutela dell’ambiente, della sicurezza e del decoro, che riteniamo non debba superare il 50%, fatti salvi i casi di emergenza a seguito di eventi calamitosi”.
Il presidente dell’Int Alemanno concludendo l’audizione ha dichiarato: “L’auspicio è che, anche attraverso questa indagine conoscitiva, si possa costruire un percorso di riforma strutturale di tutto il sistema fiscale. Una riforma equa e inclusiva poiché, se giustamente tutti i cittadini devono contribuire alle necessità finanziarie dello Stato in base alla loro capacità contributiva, nessuno deve essere escluso quando si tratta di rendere meno gravosa e complessa la gestione di attività produttive e dei nuclei familiari”.
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