app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Nefrologo Gesualdo: “4 mln italiani con malattia renale non diagnosticata”

17 Gennaio 2023

Roma, 17 gen. (Adnkronos Salute) – “Sui 6 milioni di italiani con malattia renale cronica, circa 4 milioni non sanno di averla e rischiano di scoprirlo in fasi molto avanzate e quindi più gravi”. Lo ha detto Loreto Gesualdo, ordinario di nefrologia all’Università Aldo Moro di Bari e past president Fondazione italiana del rene, a margine di un evento stampa sull’insufficienza renale cronica, che si è tenuto stamattina a Roma.

“Oggi la nostra popolazione è rappresentata da 45mila dializzati e 25mila trapiantati, per un totale di 70mila. A fronte di 6 milioni di italiani con malattia renale cronica, noi seguiamo con terapia sostitutiva solo questi 70mila. La restante parte ignora di essere ammalato e non riceve le cure adeguate di cui ha bisogno”, spiega l’esperto. “Abbiamo quindi la necessità – sottolinea – di individuare questo ‘sommerso’, per evitare che così tante persone rischino di arrivare a una fase della malattia che richiede la dialisi o addirittura un trapianto di rene”.

Per lo specialista, a giocare un ruolo centrale potrebbero essere i medici di medicina generale. “Grazie ai medici di famiglia – evidenzia Gesualdo – è possibile effettuare uno screening esteso, a cominciare dalle categorie più a rischio, cioè diabetici, ipertesi, obesi e cardiopatici. Anche solo sottoponendo questi pazienti a due semplici test – Gfr (velocità di filtrazione glomerulare) e Acr (per la determinazione quantitativa di albumina, creatinina e rapporto albumina/creatinina) – potremmo intercettare fino all’80% di tutte le persone con malattia renale cronica. Una diagnosi precoce si traduce in un intervento più tempestivo e più efficace”. Conclude il nefrologo: “Il medico di medicina generale può dunque avere un ruolo importantissimo nell’individuare i pazienti a rischio di sviluppare la malattia renale e cronica e nel prescrivere loro una semplice analisi del sangue e delle urine. E’ così che si possono evitare trattamenti complessi e ad alto impatto sulla qualità di vita, quali dialisi e trapianto”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Tumori, Ail e i 55 anni di storia al fianco dei pazienti ematologici, festa e udienza da Papa Francesco

14 Dicembre 2024
Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) – Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in Udienza privata u…

Tumori, Toro (Ail): “+70% malattie leucemiche curate ma c’è ancora molto da fare”

14 Dicembre 2024
Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) – “Le malattie leucemiche oggi vengono curate in maniera molto p…

Tumori: Brusutti (Ail Padova), ‘il volontario cura tutta la persona, non solo la sua malattia’

14 Dicembre 2024
Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) – “Oggi noi parliamo e viviamo del Vangelo, questa è la grande e…

Sanità, Papa: “Si emargina la sofferenza perché fa paura ma saremo esaminati sull’amore”

14 Dicembre 2024
Città del Vaticano, 14 dic. (Adnkronos Salute) – “Si emargina la sofferenza perché fa paura e ost…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI