Covid: Oms, +20% morti nel mondo nell’ultimo mese
Milano, 20 gen. (Adnkronos Salute) – Nella settimana dal 9 al 15 gennaio, a livello globale sono stati segnalati quasi 2,8 milioni di nuovi casi Covid (-9% rispetto ai 7 giorni precedenti) e oltre 13mila morti (sostanzialmente stabili), mentre negli ultimi 28 giorni, dal 19 dicembre al 15 gennaio, sono stati registrati quasi 13 milioni di nuovi contagi (-7% rispetto ai 28 giorni precedenti) e quasi 53mila decessi, questi ultimi in aumento del 20%. Al 15 gennaio, da inizio pandemia sono 662 milioni i casi confermati nel mondo e oltre 6,7 milioni le morti. Sono i dati riferiti dall’Organizzazione mondiale della sanità nell’ultimo report settimanale sull’andamento della pandemia.
“Le tendenze settimanali e mensili – premette l’Oms – vanno interpretate con attenzione considerando la riduzione dei test e i ritardi segnalazione in molti Paesi durante le festività natalizie di fine anno. Pertanto i dati presentati in questo rapporto, soprattutto relativamente alle settimane più recenti, sono incompleti ed eventuali trend decrescenti potrebbero cambiare a mano a mano che i numeri vengono aggiornati”. Quest’ultimo report, precisa l’agenzia delle Nazioni Unite per la salute, non include i 59.938 decessi correlati a Covid-19 riferiti dalla Cina per il periodo compreso fra l’8 dicembre 2022 e il 12 gennaio 2023, in attesa di dati provinciali dettagliati disaggregati per settimana di rendicontazione.
Riguardo all’ultima settimana, per l’Europa i casi risultano in calo del 35% e i morti del 40%, con variazioni mensili del -43% e del +10% rispettivamente, mentre per l’Italia vengono indicati un -42% dei contagi e un -25% di decessi negli ultimi 7 giorni analizzati.
Nell’ultima settimana i nuovi casi Covid sono diminuiti o rimasti stabili in cinque regioni dell’Oms su sei (-40% in Africa, -35% in Europa, -17% nel Sudest asiatico, -12% nelle Americhe, dato stabile nel Pacifico occidentale), mentre il Mediterraneo orientale riporta un +6%. I decessi crescono invece in tre regioni (+43% Pacifico occidentale, +10% Americhe, +9% Mediterraneo orientale), con un calo o una stabilità nelle altre tre (-40% Europa, -13% Sudest asiatico, dato stabile per l’Africa).
A riferire i numeri più alti di nuovi contagi settimanali sono Giappone (1.025.321, -4%), Usa (415.864, -10%), Repubblica di Corea (286.291, -29%), Australia (191.750, nessun caso segnalato nelle 3 settimane precedenti) e Cina (190.451, -26%), mentre i dati delle nuove morti sono maggiori in Stati Uniti d’America (3.922, +46%), Giappone (2.849, +33%), Cina (802, +3%), Australia (742, nessun decesso registrato nelle 3 settimane precedenti) e Francia (520, -35%).
Zoomando sulla regione europea, nell’ultima settimana monitorata sono stati registrati oltre 311mila nuovi casi (-35%) e 2.826 nuovi decessi (-40%). Sei Paesi riferiscono un incremento del 20% o superiore, con gli aumenti maggiori in Spagna (+93%), Albania (+39%) e Montenegro (+36%). Relativamente ai contagi, i dati settimanali più alti riguardano Germania (83.605, 100,5/100mila, -36%), Italia (62.599, 105/100mila, -42%) e Francia (39.757, 61,1/100mila, -52%), mentre per le morti i numeri maggiori sono quelli di Francia (520, meno di 1/100mila, -35%), Italia (461, meno di 1/100mila, -25%) e Spagna (346, meno di 1/100mila, +9%).
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche