Putin: “È stato l’Occidente a scatenare la guerra”
| Politica
A 3 giorni dall’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, Putin ha parlato all’Assemblea federale russa, ripetendo la sua solita narrazione

Putin: “È stato l’Occidente a scatenare la guerra”
A 3 giorni dall’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, Putin ha parlato all’Assemblea federale russa, ripetendo la sua solita narrazione
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Putin: “È stato l’Occidente a scatenare la guerra”
A 3 giorni dall’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, Putin ha parlato all’Assemblea federale russa, ripetendo la sua solita narrazione
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“Su ciascuno di noi c’è una grandissima responsabilità per difendere il nostro paese e liquidare la minaccia del regime neo nazista. La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito”, ha principiato il presidente russo.
“È impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia. […] Più useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale. L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. È in gioco l’esistenza stessa della Russia”, prosegue lo zar.
Poi, passa alle cause della guerra, scaricandone la responsabilità sull’Ucraina che “voleva dotarsi di armi nucleari. Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla“. Secondo il capo del Cremlino, Kiev non solo voleva attaccare il Donbass ma anche la Crimea.
“L’Occidente ha preparato l’Ucraina ad una grande guerra e oggi lo riconosce. L’Occidente ha già speso 150 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina e il flusso di denaro non diminuisce”, ha detto Putin sugli schieramenti del conflitto.
Parlando del popolo ucraino, lo zar lo ha definito “ostaggio del regime nazista di Kiev“, aggiungendo che “Negli anni ’30 l’Occidente ha aperto la strada al nazismo in Germania e adesso fa lo stesso in Ucraina”, accusando l’Occidente di utilizzare persino milizie naziste pur di eliminare la Russia.
Un conflitto anche ideologico, come dimostrano le parole dello zar: “Perdona loro Signore, perché non sanno quello che fanno…Ci sono anche preti che approvano i matrimoni omosessuali“.
“Non siamo in guerra con il popolo dell’Ucraina”, in barba agli oltre 7.000 civili ucraini uccisi.
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