Pmi: transizione ecologica e digitale, indagine sui fabbisogni formativi delle imprese
Roma, 2 mar. (Labitalia) – Le imprese italiane devono costruire le migliori condizioni per affrontare con successo la sfida della transizione digitale ed ecologica. Un’urgenza condivisa dalle grandi aziende come dalle Pmi e che può essere superata solamente attraverso una preliminare individuazione delle competenze strategiche. L’Università di Firenze, nella sua veste di membro del Centro di Competenza Artes 4.0, la confederazione datoriale Sistema Impresa, e Federmanager Toscana hanno condiviso un percorso conoscitivo per aiutare le imprese nel difficile compito di identificare le esigenze e le aspettative formative sui temi della transizione ecologica e della trasformazione digitale.
La ricerca è finalizzata a far emergere e ad analizzare i fabbisogni formativi delle imprese in merito alle nuove competenze, tecniche e trasversali, che possono risultare decisive per l’applicazione industriale delle tecnologie nel contesto dei nuovi mercati post pandemici. L’iniziativa ha come soggetto supervisore scientifico il Macronodo fiorentino del Centro di Competenza Artes 4.0 e consiste in un’indagine ideata dalla società di management consulting ICStudio Srl svolta tramite la compilazione di un questionario.
La partecipazione di Sistema Impresa e Federmanager Toscana ha consentito la focalizzazione di un campione rappresentativo sia di imprenditori di Pmi che di manager di grandi imprese, dirigenti e quadri, che operano in diversi settori di attività e contesti territoriali. Elena Gori è la coordinatore per l’Università degli studi di Firenze del Macronodo Unifi Artes 4.0: “La puntuale conoscenza di un fenomeno – spiega – rappresenta la base imprescindibile per qualsiasi azione manageriale. Tuttavia, la conoscenza da parte di chi opera non è certamente sufficiente, occorre infatti anche la consapevolezza dei propri fabbisogni e delle proprie necessità. Solo così infatti le imprese e gli attori destinati a facilitare il loro sviluppo quali Artes 4.0, Sistema Impresa e Federmanager Toscana, potranno tracciare un percorso condiviso finalizzato al miglioramento continuo e alla costruzione di competenze necessarie per raggiungere adeguati vantaggi competitivi. Ringrazio sentitamente tutti gli attori di questa ricerca con particolare riferimento a Sistema Impresa e Federmanager Toscana che rappresentano un anello di congiunzione fondamentale tra il mondo della ricerca e quello delle imprese”.
“Federmanager Toscana – dichiara la presidente Melania Angotta – nel rappresentare le professionalità apicali dell’industria da sempre interpreta le necessità dei protagonisti dell’innovazione e del cambiamento del Paese. Valorizziamo la cultura d’impresa e la crescita professionale dei manager così da fornire una risorsa per agevolare le politiche industriali locali e regionali, stabilire un collegamento tra istituzioni e aziende del territorio, contribuire con un punto di vista complementare a quello imprenditoriale. Sui temi dell’innovazione e della sostenibilità abbiamo da tempo attivato gruppi di lavoro impegnati nella formazione continua dei manager che sicuramente potranno trarre un grande vantaggio, per le loro iniziative, dai risultati dell’indagine”.
“L’innovazione sostenibile – afferma il presidente nazionale di Sistema Impresa Berlino Tazza – è fondamentale per accrescere il valore aggiunto e la capacità competitiva delle aziende. Una necessità che riguarda anche le Pmi e che sta alla base dell’orizzonte disegnato dal Pnrr. L’indagine nasce da un approccio molto concreto e ha il merito di interpellare direttamente le imprese beneficiando di una estensione che è in grado di comprendere le differenti realtà produttive del Paese”.
Le aziende coinvolte avranno la possibilità di consolidare la propria conoscenza e consapevolezza sulle azioni preliminari da attuare per favorire l’aggiornamento e la riqualificazione del proprio personale. L’elaborazione aggregata dei risultati dell’indagine vuole fornire anche utili indicazioni nell’ambito della formazione continua dei lavoratori per creare nuove figure professionali in grado di promuovere una più elevata competitività delle imprese.
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