Posizioni Aperte: AI e Ricerca del Lavoro ora sono integrate
(Adnkronos) – Milano, 4 Aprile 2023. L’intelligenza artificiale (AI) è una delle tecnologie più promettenti e innovative del XXI secolo. Non sta trasformando solo l’ambiente di lavoro ma anche la ricerca di lavoro.
L’intelligenza Artificiale sta entrando sempre di più in tutti gli ambiti della nostra vita, e la ricerca del lavoro non ne è esclusa. Nel panorama dei siti di ricerca lavoro che paradossalmente continuano a licenziare (come Indeed), c’è n’è uno in controtendenza, che invece continua a crescere, e per giunta è tutto italiano.
E’ un sito che viene visto ogni mese da 1 milione di visitatori unici, con oltre 1,5 milioni di pageviews. Il suo nome è sinonimo stesso di lavoro: PosizioniAperte.com, italianissimo, indipendente, gestito da una coppia di esperti di digital marketing con venti anni di esperienza alle spalle, Posizioni Aperte ha semplicemente rivoluzionato il modo di cercare lavoro.
L’approccio è un mix tra AI ed analisi dei dati, come ci spiega Stefano Winkler, uno dei soci, che abbiamo raggiunto in video chat da Los Angeles, dove al momento sta seguendo un evento importante: ‘attraverso un approccio data driven, riusciamo ad intercettare i candidati giusti che stanno cercando le aziende, quelli con skills più tecniche e rare, e in questo l’offerta di lavoro si conclude velocemente in un’assunzione. Molto più velocemente del classico approccio che hanno gli altri siti e aggregatori, che buttano l’annuncio nel mucchio. Noi seguiamo invece un approccio sartoriale: mettiamo più velocemente in contatto il candidato con l’azienda, evitando spam e curriculum che non interessano.’
Stando ai dati, Posizioni Aperte riesce a velocizzare la ‘chiusura della posizione’ e l’assunzione, che in media avviene tra i 4 e i 7 giorni.
Anche a livello di struttura aziendale, Posizioni Aperte ha scelto l’approccio 3.0: tutti i collaboratori sono in remoto, gestiscono come vogliono il loro tempo e le loro task e in questo modo sono più produttivi. Non esiste un ufficio fisico ma tutto è virtuale: le riunioni, pochissime, si fanno su Google Meet e ciascun collaboratore è anche responsabile di se stesso: decide in piena autonomia cosa e come fare.
Quando chiediamo a quale azienda si fossero ispirati, Winkler continua: ‘da sempre guardiamo con ammirazione i ragazzi di Automattic (l’azienda che ha creato WordPress, n.d.A.) che non hanno uffici ma gestiscono oltre 200 dipendenti in smart working. E’ un approccio che paga, perché oggi un dipendente vuole avere tempo libero e non essere costretto a stare seduto dalle 9 alle 18. E’ impossibile mantenere la concentrazione per 8 ore consecutive, e questo le aziende non lo hanno ancora capito.’
Sicuramente un approccio innovativo, che però spesso è difficile da far digerire ai vari CEO italiani. Tornando a Winkler, è inarrestabile e continua: ‘Noi non siamo un aggregatore, non buttiamo l’annuncio nel mucchio ne pubblichiamo migliaia di annunci al giorno, perché sarebbe controproducente per i nostri clienti. Integrando l’analisi dei dati con la SEO sappiamo esattamente cosa stanno cercando i candidati che vuole raggiungere l’azienda e quindi quando un cliente si rivolge a noi possiamo proporre un servizio customizzato che ottiene subito i risultati richiesti’.
Salutiamo il nostro interlocutore e continuiamo a sbirciare il sito, che è già stato scelto da decine di aziende italiane e internazionali per amplificare la loro ricerca del lavoro e vediamo i modi in cui l’Ai sta trasformando la ricerca di lavoro.
Nello specifico, l’AI sta cambiando la ricerca di lavoro attraverso l’utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico per analizzare grandi volumi di dati. Questi algoritmi possono aiutare i datori di lavoro a trovare i candidati più qualificati per una posizione.
Uno dei modi più evidenti è quello relativo alla gestione di un vasto numero di applicazioni. Infatti, l’AI può essere utilizzata per scansionare le applicazioni e identificare quelle che soddisfano meglio le richieste del datore di lavoro.
In aggiunta, è utile ai datori di lavoro stessi per esaminare le competenze e le qualifiche dei candidati in modo più dettagliato, consentendo loro di prendere decisioni più informate.
Un altro modo è quello relativo all’utilizzo delle piattaforme basate sull’intelligenza artificiale per aiutare i candidati a trovare lavoro. Queste piattaforme possono aiutare i candidati a trovare annunci di lavoro pertinenti, fornire suggerimenti di candidatura, fornire informazioni sui datori di lavoro e molto altro. Inoltre, possono analizzare le ricerche degli utenti e fornire annunci in base alle loro preferenze.
Infine, gli utenti possono sfruttare l’AI anche per prepararsi ai colloqui di lavoro. Alcune piattaforme sono in grado di fornire informazioni sulle domande più frequenti e sui migliori argomenti di discussione per prepararsi al meglio e aumentare le possibilità di essere assunti. Ad esempio, alcuni siti di ricerca di lavoro utilizzano l’AI per scansionare i social media e le bacheche di annunci di lavoro per trovare offerte che potrebbero interessare ai candidati. Altri siti offrono l’opportunità di sottoporsi a simulazioni di colloqui di lavoro.
Dove ci porterà l’AI? L’Intelligenza artificiale si fermerà o continuerà ad essere sempre più presente nelle nostre vite? Non sappiamo rispondere questa domanda, ma certo è che se può aiutarci a trovare lavoro più velocemente, allora avrà sempre un benvenuto.
Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl per Spider Link
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