Un patto di stabilità più semplice, ma anche più efficace. E’ quello che la Commissione Europea vuole ottenere, proponendo una riforma che mira a semplificare il quadro di governance economica dell’Ue sotto diversi aspetti. Dai negoziati con i singoli Paesi per la riduzione del debito alla procedura di infrazione automatica in caso di sforamento. “È certamente un passo avanti ma noi avevamo chiesto con forza l’esclusione delle spese d’investimento, ivi incluse quelle tipiche del Pnrr digitale e green deal, dal calcolo delle spese obiettivo su cui si misura il rispetto dei parametri”, dice il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
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