Napoli-Salernitana si giocherà domenica
Il Viminale ha deciso: Napoli -Salernitana, in programma per sabato, sarà invece giocata domenica alle ore 15 (si attende solo ufficialità)
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Napoli-Salernitana si giocherà domenica
Il Viminale ha deciso: Napoli -Salernitana, in programma per sabato, sarà invece giocata domenica alle ore 15 (si attende solo ufficialità)
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Il Viminale ha deciso: Napoli -Salernitana, in programma per sabato, sarà invece giocata domenica alle ore 15 (si attende solo ufficialità)
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Il Viminale ha deciso: Napoli -Salernitana, in programma per sabato, sarà invece giocata domenica alle ore 15 (si attende solo ufficialità)
Alla fine si è arrivati allo slittamento. Il Viminale alla fine ha deciso: Napoli-Salernitana, in programma per sabato alle 15, sarà invece giocata domenica alle ore 15 (si attende solo ufficialità), poco dopo la fine di Inter-Lazio (ore 12,30). E’ la gara che decreterà il terzo scudetto del Napoli con sei turni di anticipo, a 33 anni dall’ultimo tricolore, se la Lazio non battesse l’Inter e gli azzurri battessero poi la Salernitana allo stadio Maradona.
Lo spostamento o meno del derby campano è diventato in questi giorni una specie di soap opera a puntate, con diversi ed eterogenei protagonisti in campo e con una certezza: la decisione finale del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, successiva a una riunione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive che ha riunito la Prefettura, la Questura e il Comune di Napoli, è legittima, anzi di più nelle motivazioni, perché l’ordine pubblico viene sempre prima di tutto, ma è arrivata davvero fuori tempo massimo. In pratica, a meno di 48 ore dalla data originaria di Napoli-Salernitana Eppure lo scenario era chiaro almeno da domenica sera, dopo il successo del Napoli sulla Juve all’Allianz Stadium: il derby campano avrebbe potuto consegnare il titolo a Spalletti e soci, il ponte del Primo Maggio era sulla mappa dei turisti ormai da mesi e del Comicon, il Salone Internazionale del Fumetto a Napoli da oggi fino a lunedì, era una certezza da un anno. Perché si è arrivati alla decisione nel pomeriggio di giovedì?
A Napoli sono attesi in strada nelle prossime ore centinaia di migliaia di persone, tra tifosi del Napoli (se dovesse sopraggiungere il conforto della matematica per lo scudetto partenopeo), turisti e appassionati di fumetti: con il successo del Napoli, ci sarebbero stati migliaia di tifosi in strada per 24 ore, in attesa del risultato di Inter-Lazio. Lo slittamento è stato un passaggio necessario, per evitare disordini e soprattutto per tutelare le zone ospedaliere e non intasare con traffico zone di pronto soccorso.
Da più parti si è gridato alla sconfitta dell’ordine pubblico, incapace di gestire un flusso così corposo. Invece è stato applicato il buonsenso, ma tardivo sui tempi: ci sono state ore di incertezza per chi ha acquistato un biglietto per il derby, con albergo prenotato per Napoli, dove al momento un posto letto in una struttura ricettiva arriva a costare diverse migliaia di euro. E la decisione in versione Godot del Viminale ha creato di sicuro grattacapi alla macchina organizzativa per Napoli-Salernitana, spostata di 24 ore: per esempio, nel reperimento di risorse aggiuntive per il servizio sanitario regionale, per le aziende di trasporto, per la protezione civile regionale in vista della partita di domenica, tra transennamenti per evitare ammassi di persone e gestione del traffico. Insomma, si doveva, si poteva decidere prima.
Non ci sarà dunque contemporaneità tra il derby e Inter-Lazio, per tutelare anche gli investimenti delle tv a pagamento, in questo caso Dazn, che si è a lungo opposta alla decisione del Viminale, cercando di far avvertire il peso sul calcio italiano dei broadcaster che sostengono quasi interamente il bilancio dei club di Serie A. Ed è anche giusto perché sono stati firmati dei contratti che tutelano gli abbonati e gli inserzionisti, che però vengono dopo la tutela dell’ordine pubblico. L’esigenza di garantire la sicurezza dovrebbe anche far riflettere le (plurime) voci che hanno cercato di attribuire al Napoli calcio la volontà di posticipare il calcio d’inizio del derby campano, tra accuse di provincialismo e interessi di parte. La sensazione è che lo scudetto del Napoli, sebbene sacrosanto sul campo, stia sul gozzo a molti.
Di Nicola Sellitti
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