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Prima legge sull'AI

La prima legge sull’intelligenza artificiale

L’AI Act è stata approvata con 84 voti a favore, 12 astensioni e 7 contrari. Ora potrà essere sottoposta al vaglio a Strasburgo
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La prima legge sull’intelligenza artificiale

L’AI Act è stata approvata con 84 voti a favore, 12 astensioni e 7 contrari. Ora potrà essere sottoposta al vaglio a Strasburgo
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La prima legge sull’intelligenza artificiale

L’AI Act è stata approvata con 84 voti a favore, 12 astensioni e 7 contrari. Ora potrà essere sottoposta al vaglio a Strasburgo
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L’AI Act è stata approvata con 84 voti a favore, 12 astensioni e 7 contrari. Ora potrà essere sottoposta al vaglio a Strasburgo
La proposta di regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (AI Act) ha affrontato e superato il primo passaggio al Parlamento europeo. Il testo, depositato dalla Commissione nell’aprile 2021, intende definire l’insieme di regole a cui gli sviluppatori dei sistemi ‘intelligenti’ dovranno attenersi per poter utilizzare i propri prodotti all’interno dell’Unione, che diventa così la prima istituzione al mondo a occuparsi di tratteggiare una legislazione di cornice in una materia ancora dominata dalla discrezionalità dei pionieri che si affacciano su questo nuovo orizzonte tecnologico.
Nel primo passaggio parlamentare, avvenuto nelle Commissioni che si occupano del mercato interno e delle libertà civili, il testo originale è stato emendato dagli eurodeputati in senso più restrittivo in materia di privacy e identificazione personale: secondo le Commissioni, le intelligenze artificiali non dovranno essere utilizzate nei sistemi pubblici di videosorveglianza o per creare database utili all’identificazione facciale, dovranno essere supervisionate da persone ed essere neutrali dal punto di vista tecnologico. Questi emendamenti restrittivi non sono di poco conto né dal punto di vista puramente pratico – considerando l’impatto che potrebbe derivare dall’impartire certe limitazioni in merito al tracciamento nei luoghi aperti al pubblico – né da quello politico: sono pervenuti dalle opposizioni (Socialisti europei, Verdi, Renew) e non dal Ppe, i cui esponenti avrebbero preferito rimandare alla seduta plenaria lo stesso testo ricevuto dalla Commissione. Nonostante qualche frizione e l’inserimento degli emendamenti, la proposta è stata approvata con 84 voti a favore, 12 astensioni e 7 voti contrari e potrà essere sottoposta al vaglio dell’assemblea plenaria nella prossima sessione legislativa, che si terrà a Strasburgo dal 12 al 15 giugno. Se il Parlamento esprimerà il voto positivo sull’AI Act, la proposta arriverà sul tavolo del Consiglio per l’approvazione definitiva. Si discetta spesso dei limiti che l’Unione europea porta con sé, ma non si parla mai abbastanza dei meriti e vantaggi che arreca a milioni di cittadini ogni giorno. Bisogna riconoscere che, a oggi, è l’unica istituzione al mondo che cerca di governare i fenomeni tecnologici trascurati dalle altre grandi democrazie occidentali, prendendo atto – pure a livello normativo – che nell’ecosistema della vita umana ha un peso sempre più rilevante la dimensione tecnologica.  Di Stefano Muso

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