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Dentisti Aio, ‘per professione passi avanti dopo 35 anni di battaglie’

22 Maggio 2023

Roma, 22 mag. (Adnkronos Salute) – “Passi avanti” per gli odontoiatri con possibilità di concorrere a posti per dirigente medico o di specialista ambulatoriale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale e, in parallelo, con la possibilità di svolgere interventi estetici. L’Associazione italiana odontoiatri (Aio) accoglie “con estrema soddisfazione” l’emendamento al Decreto legge Bollette approvato nei giorni scorsi alla Camera che, per la professione con le due novità introdotte, “corona 35 anni di battaglie”.

“Il riconoscimento della laurea in odontoiatria come requisito specializzante valido per la partecipazione ai concorsi pubblici” per il Ssn “è il coronamento di una battaglia ininterrotta, che inizia non ora ma 35 anni fa quando la nostra associazione, da sola, si batteva per far valere in toto la legge 409/85 istitutiva della laurea in odontoiatria”, spiega il segretario sindacale Aio Danilo Savini. “L’emendamento che ora attende l’ok definitivo in Senato – continua Savini – sana una ferita riaperta a partire dall’ultima convenzione per la specialistica ambulatoriale. Qui nel 2020 era stata inserita una norma che precludeva la convenzione con le Asl agli odontoiatri privi di successiva specializzazione”.

Negli ultimi due anni, oltre a coordinarsi con il sindacato degli specialisti ambulatoriali Sumai “per spingere il Parlamento a porre fine a questa palese ingiustizia”, i vertici Aio “hanno sollecitato sul tema il Gruppo tecnico sull’odontoiatria del ministero della Salute, sostenendo esattamente la tesi che è prevalsa nell’emendamento di maggioranza”.

Ora, conclude Savini, “ferma restando l’accessibilità dei ruoli Ssn agli odontoiatri, sarà necessario assegnare un punteggio maggiore al laureato in Odontoiatria che si specializzi per riconoscere la maggior professionalizzazione”. Soddisfazione anche per la possibilità di praticare medicina estetica non invasiva o mininvasiva, seppure l’Aio rileva un limite: “Entrando in un campo strettamente estetico, potrebbero insorgere problemi assicurativi e medico-legali. Urgono dunque chiarimenti da parte del legislatore o di decreti attuativi: norme che comunque necessitano del parere della nostra categoria”.

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