Caldo, Sos bergamotto: quasi intero raccolto a rischio a Reggio Calabria
Reggio Calabria, (Labitalia) – E’ Sos bergamotto. Le temperature record registrate nelle scorse settimane stanno mettendo a rischio l’intera produzione del frutto in provincia di Reggio Calabria.
Secondo Coldiretti Calabria, “si aggrava la perdita di produzione già denunciata, dovuta alla mancata allegagione e cascola dovuta prima alle piogge insistenti e venti forti dei mesi scorsi, con la scottatura dei frutti del bergamotto che si sta evidenziando in tutta la sua drammaticità sulle colture a seguito del vento caldo e delle elevate temperature di questi giorni, che inevitabilmente comporterà la perdita totale delle produzioni”. “Gli eventi calamitosi che si sono abbattuti sulla provincia reggina nel corso del 2023 hanno provocato ingenti danni del Bergamotto e in genere su tutta l’agricoltura del territorio interessando il kiwi, gli agrumi e i vigneti”, spiegano dall’organizzazione agricola.
La presidente della Coldiretti reggina, Federica Basile, ha attivato le segnalazioni allertando la Città Metropolitana di Reggio Calabria e il dipartimento agricoltura della Regione Calabria affinché si eseguano i sopralluoghi del caso per la stima dei danni e vengano attuate tutte le procedure previste e necessarie per il riconoscimento dello stato di calamità a favore delle imprese agricole danneggiate.
“Gli uffici tecnici della Coldiretti hanno effettuato sopralluoghi sul territorio reggino stimando una perdita rilevante di gran lunga superiore al 50% – sottolinea il direttore Pietro Sirianni – e la stima riguarda i frutti rimasti dalla cascola causata dal vento e dalla mancata allegagione delle piogge primaverili che già avevano ridotto di oltre l’80% la produzione lorda vendibile, pertanto del 20% rimasto solo il 10% rimarrà forse intatto. Le temperature elevate dell’ultimo periodo stanno mettendo in sofferenza le piante di Bergamotto provocando una scottatura e lessatura dei frutti”, spiega.
Una situazione drammatica, come sottolinea anche Cia Calabria, secondo cui ad essere colpiti non saranno solo i produttori ma l’intera filiera. “A causa degli eventi calamitosi, la produzione subirà una grave perdita, se non quasi totale. Questo comporta dei danni inimmaginabili, non solo ai produttori, ma a tutta la filiera economica del comparto agricolo e all’ambiente. Il cambiamento climatico è una realtà che stiamo già vivendo e ne stiamo già pagando le conseguenze. In previsione, la situazione andrà solo a peggiorare, mettendo a dura prova il comparto agricolo e le produzioni, per questo è necessario mettere in atto azioni concrete per mitigarne gli effetti, nel frattempo siamo costretti a contare i danni”, spiegano da Cia.
“Ancora non si è in grado di fornire una stima dei danni precisa, ma la Cia Agricoltori della Calabria esprime preoccupazione e chiede che la Regione Calabria prenda provvedimenti seri e immediati a tutela dei produttori e delle imprese agricole, a partire dalla dichiarazione dello stato di calamità”, conclude l’organizzazione agricola.
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