Da Iss linee guida gravidanza, focus su screening infezioni e info corrette
Roma, 22 dic. (Adnkronos Salute) – Sono state aggiornate le linee guida sulla gravidanza fisiologica che contengono, in particolare, le nuove raccomandazioni sulle informazioni corrette da fornire alle future mamme e sugli screening per le malattie infettive. La prima parte di questo documento, elaborato dal Sistema nazionale linee guida (Snlg) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), è stata infatti appena pubblicata.
Per quanto riguarda le informazioni da fornire durante il ‘percorso nascita’ – in un contesto di ‘infodemia’ come quello attuale, nel quale le fonti di conoscenza valide e affidabili non sono sempre immediatamente riconoscibili – sono state valutate alla luce delle preferenze delle future mamme, “è stato considerato il loro bisogno di porre domande, esprimere dubbi, essere rassicurate, poter confrontare le informazioni ottenute dai professionisti con quelle trovate in rete. Nella linea guida vengono raccomandati gli interventi, i tempi e le modalità informative che la ricerca ha mostrato idonei a favorire scelte consapevoli durante la gravidanza, al momento del parto e in puerperio”, scrive l’Iss in una nota.
In merito alle malattie infettive da verificare durante i 9 mesi ci sono alcune novità interessanti. Dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito la rosolia dal 2021 eradicata nel nostro Paese, lo screening per questa infezione non viene più raccomandato. “L’eliminazione della trasmissione endemica del virus della rosolia è un grande successo di salute pubblica, frutto di un lavoro tenace che ha permesso di raggiungere alte coperture vaccinali nella popolazione e di rinunciare così allo screening in gravidanza”, indica l’Iss.
Lo screening per la batteriuria asintomatica, che veniva raccomandato a tutte le donne in gravidanza, non viene più offerto, sia per l’incertezza della sua efficacia nel ridurre le infezioni delle vie urinarie che si desiderano prevenire, sia per i benefici derivanti dalla riduzione dell’uso inappropriato di antibiotici, che rappresenta oggi una concreta minaccia per la salute pubblica.
“Contenere l’uso di antibiotici è nel nostro Paese ancora più importante che nel resto d’Europa perché, come riportato nel più recente rapporto dell’Ocse, l’Italia negli anni 2020-2022 ha registrato una media di decessi ascrivibili all’antibiotico-resistenza molto più alta rispetto alla media europea (325 contro 225 ogni 100.000 abitanti)”, sottolinea l’Iss.
Lo screening dell’infezione da Cytomegalovirus, non raccomandato nella precedente edizione della linea guida, sarà invece offerto a tutte le donne in gravidanza. Questa novità, molto attesa dai clinici, è legata alla disponibilità di un nuovo farmaco – il valacyclovir – che l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha introdotto nell’elenco dei farmaci erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale per la prevenzione dell’infezione fetale da Cytomegalovirus nelle donne in gravidanza.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche