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Sinner trionfa all'ATP di Rotterdam

Trionfo di Sinner all’ATP di Rotterdam

Sinner batte De Minaur 7-5 6-4 alla finale dell’ATP 500 di Rotterdam e vince il suo 12° titolo ATP a sole tre settimane dal trionfo agli Australian Open 2024
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Trionfo di Sinner all’ATP di Rotterdam

Sinner batte De Minaur 7-5 6-4 alla finale dell’ATP 500 di Rotterdam e vince il suo 12° titolo ATP a sole tre settimane dal trionfo agli Australian Open 2024
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Trionfo di Sinner all’ATP di Rotterdam

Sinner batte De Minaur 7-5 6-4 alla finale dell’ATP 500 di Rotterdam e vince il suo 12° titolo ATP a sole tre settimane dal trionfo agli Australian Open 2024
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Sinner batte De Minaur 7-5 6-4 alla finale dell’ATP 500 di Rotterdam e vince il suo 12° titolo ATP a sole tre settimane dal trionfo agli Australian Open 2024
Vince Sinner. E non sembra più una novità. E invece non va sottovalutato questo successo a Rotterdam, un torneo 500 sul cemento indoor, che è senza dubbio la superficie favorita del tennista italiano. Tra qualche ora Jannik sarà il nuovo numero tre nella classifica mondiale, il punto più alto raggiunto da un tennista italiano dall’istituzione della classifica Atp, avvenuta nel 1973. Il russo Medvedev, che aveva vinto lo scorso anno, è ora alle sue spalle, ora Sinner guarda a Carlos Alcaraz, altro fenomeno come lui ma in crisi di identità: lo spagnolo ha perso in semifinale contro il semisconosciuto Jarry sulla terra a Buenos Aires, pare aver smarrito concentrazione e voglia di divertirsi. Piuttosto, tornando a Sinner, invece che soffermarsi sulla classifica Atp, è il parziale messo in piedi negli ultimi mesi che deve far riflettere: con il trionfo olandese, in finale sull’ostico australiano De Minaur – battuto anche all’Australian Open -, Sinner ha vinto 32 delle ultime 34 partite giocate. Nel pacchetto ovviamente vanno inseriti anche i successi in Coppa Davis, che forse hanno rappresentato la benzina emotiva per Jannik per partire in quinta marcia e vincere in Australia. Anche a Rotterdam si è vista la mentalità vincente di Sinner, soprattutto nella finale giocata non al massimo del motore contro De Minaur, seppur vinta in due set. Ha vinto nella difficoltà, negli errori, nel servizio che ha funzionato a targhe alterne. Ma ha vinto. Certo, a Rotterdam non ha affrontato nessuno dei top cinque al mondo, ha anche affrontato un tabellone non irresistibile, ma ha vinto, ha rispettato il pronostico. Sinner vince le partite che deve vincere, che il numero tre al mondo vince. Lo fa con un’autorità da predestinato del gioco. E’ la sua solidità mentale, anche nei momenti più oscuri delle partite, che lascia pensare a un futuro ancora più a tinte azzurre dello straordinario presente. Non è un dettaglio certo di poco conto ed è un viatico importante per il doppio Master 1000 – Indian Wells (semifinale lo scorso anno) e Miami (finale) – in arrivo tra qualche settimana e dove vanno difesi parecchi punti. Dunque, la corsa continua. La rincorsa alla prima posizione mondiale, anche. Pare, obiettivamente, che sia solo una questione di tempo. Di Nicola Sellitti

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