Roma, 4 mar. (Adnkronos) – “Ma io sono l’unico che non c’è dentro, intanto mi devo deprimere, forse perché credo che hanno spiato tutti…. Battute a parte, siamo di fronte a un fatto gravissimo perché lo Stato è custode, tutte le istituzioni dello Stato sono custodi di informazioni che ogni volta che vengono usate per scopi non leciti distruggono la fiducia del cittadino nello Stato. Quello che è successo è di una gravità inaudita”. Lo dice Carlo Calenda, a margine di un evento a Chieti, rispondendo a una domanda sull’inchiesta di Perugia.
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