Zullo (Fdi): “Porterò lotta a virus sinciziale bimbi in Parlamento”
Roma, 5 mar. (Adnkronos Salute) – “Il virus respiratorio sinciziale Rsv è una patologia particolare che colpisce, oltre agli adulti, i neonati e nel primo anno di vita diventa molto grave, per questo motivo mette in ansia i genitori. L’Alleanza per un’infanzia libera da Rsv e il Manifesto frutto di un lavoro multidisciplinare svolto negli scorsi mesi e sostenuto da Sanofi sono iniziative molto importanti. Come politico e medico mi sono reso disponibile ad elevare la questione a livello parlamentare e ad utilizzare gli strumenti legislativi messi a disposizione dei decisori politici quanto della cittadinanza, per far sì che ben presto l’immunizzazione passiva sia resa disponibile a tutti i nuovi nati nel nostro Paese”. Lo ha detto il senatore Ignazio Zullo (Fratelli d’Italia), membro della X Commissione del Senato della Repubblica, intervenendo questa mattina nella sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama alla presentazione del Manifesto ‘Respirare per crescere – Alleati per un’infanzia libera dall’Rsv’, di cui è promotore.
“Come politici – ha sottolineato – tra le prime iniziative potremmo anche sottoscrivere un’interrogazione, una mozione al ministro della Salute Schillaci, affinché questo strumento di prevenzione che può limitare fortemente le ospedalizzazioni, ridurre i costi sociali e sanitari, possa essere disponibile per tutti i bambini di tutte le regioni italiane”, ha aggiunto Zullo, rivolgendosi alla senatrice Pd Ylenia Zambito anche lei membro della X Commissione del Senato. “La seconda proposta che faccio a tutti – ha proseguito – è portare questa iniziativa sul territorio, in ogni regione, approfittare della sensibilità di tanti colleghi senatori. Io sono pugliese e potrei promuoverla in Puglia. La collega Zambito, invece, nella sua Toscana. L’obiettivo comune è lavorare tutti insieme per rispondere ad un bisogno di sanità pubblica ancora insoddisfatto come l’Rsv, riducendo gli impatti della malattia per il nostro Ssn ed evitando disparità a livello regionale”.
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