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‘Quasi 400 mld costo sociale demenza, diventi priorità’, appello per elezioni Ue

25 Marzo 2024

Milano, 25 mar. (Adnkronos Salute) – La demenza deve diventare una priorità per le istituzioni Ue, visti i numeri che segnalano come ormai sia la terza causa di morte in Europa (dati Oms), con un costo sociale stimato in quasi 400 miliardi di euro (392 mld nel 2019) nel continente e oltre 9 milioni di persone con la malattia entro il 2025, destinate a diventare più di 14 mln entro il 2050. E’ il messaggio della campagna ‘Alzheimer chiama Europa’ lanciata dalla Federazione Alzheimer Italia e dal suo partner Alzheimer Europe – che raggruppa 41 associazioni nazionali di 36 diversi Paesi – in previsione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo che si terranno a giugno 2024.

“Bisogna agire prima che sia troppo tardi – afferma Katia Pinto, presidente di Federazione Alzheimer Italia – Le elezioni europee sono un’occasione fondamentale per far sentire la voce di tutte le persone con demenza e dei loro familiari e caregiver: la prossima legislatura deve rappresentare un cambio di passo. Per questo lanciamo con forza un appello agli uomini e alle donne che siederanno al Parlamento europeo nel quinquennio 2024-2029 e a tutti coloro che saranno chiamati a prendere delle decisioni all’interno delle istituzioni europee: riservate alla lotta alla demenza e al sostegno di chi convive con questa condizione un posto centrale nell’agenda politica. Se l’Unione europea inizierà a considerare la demenza una priorità, allora anche i governi nazionali, compreso quello italiano, dovranno fare lo stesso”.

Tutti i cittadini possono sostenere la campagna sul sito dedicato (alzheimerchiamaeuropa.it) e firmare l’appello che chiede ai leader Ue di fare della demenza una priorità nel prossimo mandato, attuando le azioni previste dal Manifesto di Helsinki. Si tratta di un documento siglato il 16 ottobre 2023 da tutti i membri di Alzheimer Europe che delinea la situazione attuale, evidenziando il mancato raggiungimento di diversi obiettivi annunciati negli anni dalle istituzioni internazionali e indicando una serie di priorità sia per l’Europa che per i singoli governi nazionali. “Abbiamo un’occasione unica per provare a cambiare la storia della demenza in Europa – aggiunge Pinto – Con le nostre firme possiamo far arrivare alle istituzioni centrali la voce di tutte le persone con demenza che hanno bisogno di interventi urgenti e concreti”. I singoli candidati sono invitati a firmare l”European Dementia Pledge’, un impegno in caso di elezione a dare priorità alla demenza nei settori della salute, della ricerca, della politica sulla disabilità e dei caregiver informali, e ad aderire al gruppo parlamentare dell’Alleanza europea per l’Alzheimer.

Tra le azioni previste dal Manifesto di Helsinki c’è per esempio l’aumento dei finanziamenti per la ricerca in proporzione al costo sociale di questa condizione; l’introduzione di un Piano d’azione europeo per la demenza per coordinare gli sforzi e i programmi sanitari, sociali e di ricerca; lo sviluppo di strategie nazionali pienamente finanziate; la necessità di investimenti e azioni per favorire una diagnosi tempestiva e garantire il pieno coinvolgimento delle persone con demenza nelle decisioni che le riguardano.

Alzheimer Europe – si spiega in una nota – lavorerà insieme a Federazione Alzheimer e alle altre associazioni nazionali per supportare gli eurodeputati eletti che avranno siglato il Dementia Pledge, aiutandoli a identificare le azioni da intraprendere per garantire che gli obiettivi del Manifesto di Helsinki siano inseriti nelle priorità della Commissione per la nuova legislatura.

“Il numero di persone che vivono con la demenza aumenterà sostanzialmente nei prossimi anni, così come i considerevoli costi sociali associati – dichiara Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe – E’ tempo perciò che i decisori europei diano priorità alla demenza e dedichino le risorse necessarie ad affrontarla nei settori della salute, della ricerca, dei diritti delle persone con disabilità e del sostegno ai caregiver informali. La nostra campagna mira non solo a evidenziare la portata della sfida rappresentata dalla demenza, ma attraverso il Manifesto di Helsinki offre passi concreti su come i decisori politici europei possono intraprendere azioni decisive nei prossimi anni. Incoraggiamo i cittadini a firmare il nostro appello e invitiamo tutti i candidati al Parlamento europeo a firmare il Dementia Pledge”.

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