Caporalato: presidente tribunale Milano, ‘opportuno tavolo sul settore moda’
Milano, 5 apr. (Adnkronos) – “Sarebbe opportuno avviare, riattivando analoghe iniziative poste in essere per esempio nel settore della logistica da parte della Prefettura di Milano, un tavolo che consenta in via ulteriormente preventiva di cogliere le criticità operative degli imprenditori della moda che costituisce un settore di mercato di particolare rilevanza per il sistema economico nazionale”. Lo sostiene il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia dopo che la Sezione autonoma misure di prevenzione ha sottoposto la Giorgio Armani Operations spa alla misura di prevenzione dell’amministrazione giudiziaria senza impossessamento degli organi amministrativi, consentendo quindi alla società la piena operatività sul piano imprenditoriale.
“Si tratta di una misura disposta anche in aiuto alla realtà aziendale la quale dovrà, sotto il controllo del Tribunale, procedere ad un programma di riqualificazione degli assetti organizzativi interni idoneo a prevenire situazioni, nella filiera degli appalti e dei fornitori in generale, come quella accertata di sfruttamento dei lavoratori in fattispecie di reato, riconducibili a terzi estranei alla società”, si legge nella nota firmata da Roia. Per il tribunale, la società non ha “mai effettivamente controllato la catena produttiva” ed è “rimasta inerte pur venendo a conoscenza dell’esternalizzazione di produzioni da parte delle società fornitrici, omettendo di assumere iniziative come la richiesta formale della verifica della filiera dei sub-appalti o di autorizzazione alla concessione dei sub-appalti, sino alla rescissione dei legami commerciali, con ciò realizzandosi, quantomeno sul piano di rimprovero colposo determinato dall’inerzia della società, quella condotta agevolatrice per l’applicazione della misura di prevenzione dell’amministrazione giudiziaria”.
La società manterrà “una piena operatività imprenditoriale e una affidabilità di mercato addirittura rafforzata dalla presenza del Tribunale finalizzata soltanto alla realizzazione delle prescrizioni operative indicate la cui attuazione avverrà, auspicabilmente d’intesa con le articolazioni proprietarie e dirigenziali societarie, sotto il primario controllo dell’amministratore giudiziario Piero Antonio Capitini”. Si tratta della seconda misura di prevenzione adottata dal tribunale di Milano nei confronti di un’azienda operante nel settore della moda.
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