Caitlin Clark, la ragazza che sconvolse il basket
La storia di Caitlin Clark, giocatrice dell’anno nel basket femminile per L’Associated Press, che a 22 anni ha trascinato Iowa State alla Final Four
Caitlin Clark, la ragazza che sconvolse il basket
La storia di Caitlin Clark, giocatrice dell’anno nel basket femminile per L’Associated Press, che a 22 anni ha trascinato Iowa State alla Final Four
Caitlin Clark, la ragazza che sconvolse il basket
La storia di Caitlin Clark, giocatrice dell’anno nel basket femminile per L’Associated Press, che a 22 anni ha trascinato Iowa State alla Final Four
La storia di Caitlin Clark, giocatrice dell’anno nel basket femminile per L’Associated Press, che a 22 anni ha trascinato Iowa State alla Final Four
Il basket collegiale americano presenta il meglio del repertorio tra marzo (con la March Madness inizia la fase finale del campionato Ncaa) e aprile, tra nerd, fenomeni paranormali e meteore al proscenio per una notte, ma non si ricorda una storia come quella di Caitlin Clark.
Ventidue anni, 41 punti (con nove triple) nell’ultima partita contro Louisiana State University, ha trascinato Iowa State – non esattamente un college di tradizione come Connecticut o Baylor – alla Final Four. In verità, Caitlin ne aveva messi a segno 41 anche contro la corazzata Southern California (imbattuta in stagione) nella partita precedente.
Si è consacrata così una stella, al suo terzo anno di università, che aveva già dato segni di grandezza nel campionato Ncaa dello scorso anno. L’Associated Press l’ha già eletta giocatrice dell’anno prima della fase finale del torneo, con Iowa State – uno stato gigantesco che è alla periferia dell’America sportiva – che si è trovata per la prima volta tra le magnifiche quattro d’America. Tutto o quasi, grazie a lei, che tira da otto metri come Curry, inventa un po’ come Magic Johnson o domina il parquet, esercitando una pressione enorme su compagne e avversarie alla Lebron James. E che soprattutto ha scelto di restare in Iowa, rifiutando l’opportunità di passare in qualche college con più galloni, generando così una mania collettiva: i biglietti per le partite di Iowa State sono sold-out in un lampo, secondo Espn i tifosi fanno 200 km in media per le sue esibizioni. E i ricavi crescono in Iowa. Con lo sport non ci sono abituati.
Clark insomma macina record su record e soprattutto nell’ultima gara di Elite Eight ha saputo incollare oltre 12 milioni di spettatori davanti alla tv, con un picco di circa 16 milioni. Non solo è stata la partita più vista della storia del basket NCAA femminile, facendo meglio della leggendaria – per gli americani, pazzi per il college basket – finale del 1983 tra Southern California e Louisiana Tech in cui era presente la Hall of Famer Cheryl Miller. È lo stesso dato di audience di gara 7 della finale della Eastern Conference del 2018, con Lebron James in missione nell’ennesima sfida contro i Boston Celtics. Insomma, anche se scritta così può apparire superficiale, Caitlin Clark ha lo stesso appeal della miglior versione di Lebron James. Inoltre, nessuna partita della regular season Nba in corso ha riscosso un tale seguito e negli ultimi due anni solo gara 5 della finale 2023 tra Denver Nuggets e Miami Heat è stata più seguita della partita tra LSU e Iowa State.
Insomma, ci si potrebbe anche fermare qui, se non fosse che Magic Johnson su Twitter aveva comunicato tutta la sua eccitazione per vederla giocare contro un’altra stella Ncaa come Paige Bueckers di UConn. E poi c’è l’universo Nba – sempre attento al percorso collegiale – che impazzisce per i suoi canestri in fila, tra tweet ed emoji di apprezzamento. Infine, Michael Phelps, ossia il più forte nuotatore della storia, si è detto onorato di essere sullo screensaver dello smartphone della cestista di Iowa State.
di Nicola Sellitti
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