Milano: caso figlio La Russa, consulenza su capello non risolutiva su droga stupro
Milano, 5 apr. (Adnkronos) – L’analisi sul capello della 22enne che ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, non è risolutiva ai fini dell’inchiesta. E’ la conclusione che trapela dalla consulenza voluta dalla procura di Milano e affidata all’esperto di tossicologia forense e docente all’Università Statale, Domenico Di Candia.
Da quanto emerge, c’è il Ghb (principio attivo presente anche nella cosiddetta ‘droga dello stupro’), ma in un quantitativo compatibile anche con uno sviluppo fisiologico. Il Ghb (usato nel settore farmaceutico) è, infatti, un acido gamma-idrossibutirrico presente naturalmente nel nostro organismo. Dato il valore riscontrato – riferibile a un periodo compatibile (lo scorso maggio) con il presunto stupro per cui è indagato anche Tommaso Gilardoni, l’amico deejay di La Russa jr – non si può dire se la presenza è legata all’assunzione o è fisiologica.
Dopo questo accertamento, la pm di Milano Rosaria Stagnaro e l’aggiunto Letizia Mannella attendono gli esiti degli esami tossicologici e l’analisi dei video trovati nel cellulare di Gilardoni, solo dopo potrebbero risentire alcuni protagonisti dell’indagini e quindi decidere – verosimilmente entro l’estate – se portare avanti l’accusa nei confronti dei due indagati oppure chiedere l’archiviazione.
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