**Antitrust: Dr Automobiles impugna sanzione da 6 mln
Roma, 20 giu. – (Adnkronos) – Dopo la decisione annunciata dall’Antitrust – con una sanzione da 6 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette – DR Automobiles Groupe ne “prende atto, pur non condividendola nel merito” e comunica pertanto di accingersi ad impugnarla. Nel corso del procedimento DR – spiega il gruppo molisano – “ha offerto la massima disponibilità, proponendo impegni tangibili volti a rimediare alle preoccupazioni espresse dall’Autorità, che però non sono stati accettati da quest’ultima”.
Nel merito, DR osserva che la delocalizzazione in Estremo Oriente di parte della produzione delle autovetture (pratica comune nel settore automotive) commercializzate da DR Automobiles Groupe non è mai stata celata al pubblico, come testimoniato – si ricorda – da numerosi articoli di stampa e servizi televisivi, nonché dalle informazioni divulgate attraverso i canali ufficiali web e social del gruppo”. Inoltre “al tempo stesso, le campagne advertising non hanno mai inteso pubblicizzare una pretesa integrale fabbricazione delle autovetture in Italia, quanto sottolineare il forte legame del gruppo automobilistico con il nostro Paese e la regione Molise sotto il profilo proprietario e storico”. Oltre ad “evidenziare le importanti fasi che si svolgono nel quartier generale di Macchia d’Isernia (IS) in termini di ricerca e sviluppo, design, progettazione, aggiunta di funzionalità, rifinitura e completamento delle autovetture commercializzate”. Ma questi – si lamenta – sono “aspetti che non sono stati adeguatamente valorizzati dal provvedimento dell’AGCM”.
Per quanto riguarda le condotte sanzionate sotto il profilo dell’assistenza post-vendita, l’AGCM ha contestato al Gruppo DR i tempi di attesa sofferti da alcuni consumatori per la riparazione delle proprie autovetture, “omettendo – si sottolinea – di considerare che ciò è derivato dalla indisponibilità oggettiva di alcuni pezzi di ricambio a causa della nota disruption della catena di approvvigionamento del settore automotive avvenuta nel periodo post-pandemico”. Una “situazione comune a tutto il settore e comunque ormai in fase di assorbimento, come provano i dati registrati dal Gruppo già dal 2023 e ulteriormente migliorati nel primo trimestre del 2024, che mostrano tempi medi di consegna dei pezzi di ricambio di poco superiori ai 2 giorni”
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