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Welfare, Bocca (Mundys): “Con work-life balance siamo noi a organizzare nostro tempo”

11 Luglio 2024

Roma, 11 lug. (Adnkronos/Labitalia) – “Oggi Mundys non ha bisogno di fare uno slogan per dire quanto è importante il work-life balance, ma è qualcosa su cui lavoriamo ogni giorno, costantemente, per far sì che entri nella nostra cultura e soprattutto una cultura più inclusiva, perché il work life balance riguarda le donne. Sicuramente lavoriamo in un contesto non convenzionale, siamo una holding internazionale e abbiamo abolito completamente le timbrature, quindi siamo noi a organizzare il nostro tempo”. A dirlo oggi Alessandra Bocca, Employer branding, capability acquisition & development, diversity & inclusion manager Mundys, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A ‘La cura delle persone’, in corso al Palazzo dell’Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione.

“Parliamo – spiega – di senso dell’autonomia, di un senso di fiducia che è imprescindibile quando parliamo di work life balance e di disconnessione. Dunque un altro punto importante è chiaramente lo smart working. La nostra politica prevede due giorni di smart working e tre giorni in presenza. Questo è un bilanciamento, un balance che è stato scelto proprio da tutti noi dipendenti attraverso una survey, un’indagine che abbiamo condotto. Noi stessi abbiamo scelto questo balance ed è stato un punto molto importante perché tra i commenti abbiamo rilevato quanto fosse richiesto sì lo smart working, ma anche una presenza effettiva all’interno degli uffici, per cementare e consolidare quelle relazioni che comunque sono e rimangono importanti”.

“Autonomia, fiducia e buon senso – sottolinea – fanno parte di Mundys, Quindi so che nel mio contratto di lavoro se ho bisogno di rimanere quattro giorni a casa perché non so a chi lasciare le mie figlie lo posso fare. Nello stesso tempo, ho la flessibilità di andare quattro giorni di seguito in ufficio. Un altro modo in cui cerchiamo di sostenere il work-life balance è tramite le reti di supporto. Penso a una delle nostre principali controllate, Aeroporti di Roma, che nel 2020 ha inaugurato un asilo nido aziendale a Fiumicino che può ospitare fino a 60 bambini, dai 3 mesi ai 3 anni, che è aperto dalle 8 di mattina alle 20 di sera. Immaginiamo che tipo di supporto possa essere per mamme che lavorano in una zona logisticamente decentrata, come ovviamente deve essere un aeroporto, e che spesso e volentieri fanno un lavoro su turni. Sosteniamo il work-life balance lavorando sulla parità economica e sulla crescita delle donne nelle posizioni manageriali. Quante volte abbiamo detto rompiamo questo tetto di cristallo? Lo cerchiamo di fare integrando la strategia di sostenibilità alla finanza e lo abbiamo fatto con l’emissione di un bond, il Sustainability Linked Bond”.

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