“Già da diversi anni i nostri medici e i nostri specializzandi scendono in Africa. Abbiamo però voluto istituzionalizzare questa partnership perché riteniamo, e abbiamo visto essere così, che quando i nostri medici hanno la possibilità di trascorrere alcuni mesi in contesti in cui non c’è niente, se non la salute e il rispetto verso il paziente, tornano a casa molto arricchiti”. Lo ha detto la rettrice dell’università Milano-Bicocca Giovanna Iannantuoni, a margine della presentazione di Bridge (Bicocca research and innovation for development and global health) – Uganda, il nuovo progetto dell’università di Milano-Bicocca che parte dal capoluogo lombardo e arriva nel distretto di Gulu, nel Nord dell’Uganda.
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