Consumi deboli in estate e pil fermo nel terzo trimestre complicano l’obiettivo di un incremento della crescita dell’1% quest’anno. Lo sottolinea Confcommercio nella nuova Congiuntura. “I mesi estivi più che diradare le ombre sembrano aver consolidato il clima d’incertezza sulle prospettive a breve dell’economia, con l’emergere di alcuni segnali di rallentamento”, afferma Confcommercio. Al di là delle difficoltà dell’industria, “che sconta i deludenti andamenti della domanda estera ed interna, anche tra i servizi si cominciano a registrare sintomi di fragilità”, si legge, indicando una stima del pil del terzo trimestre è di una variazione congiunturale nulla, corrispondente a una crescita dello 0,6% rispetto a un anno prima.
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