Digitale, il filosofo Floridi: “Ai amplifica questioni che già dovevamo affrontare: bias, privacy e ingiustizia sociale”
“I problemi importanti generati dell’intelligenza artificiale sono quelli di una tecnologia così potente da moltiplicare questioni che purtroppo avevamo già tra le mani, come ad esempio quella della privacy, dell’ingiustizia sociali o del bias, e dunque la discriminazione. Sbagliare nell’utilizzare questa intelligenza artificiale per le cose che non hanno importanza o che non dovrebbero essere fatte è una nostra responsabilità individuale, ma è importante avere una preoccupazione anche alla fonte e alla distribuzione di queste straordinarie tecnologie”. Lo ha detto il filosofo Luciano Floridi, tra i massimi esperti di etica del digitale e dell’informazione, a margine del debutto accademico di ‘Orbits. Dialogues with intelligence’, il primo show-how dedicato all’unicità dell’essere umani dopo l’avvento dell’Intelligenza artificiale, ospitato nella mattina del 26 settembre dall’università degli studi di Milano-Bicocca. Ideato da Action Holding e Manuela Ronchi e prodotto da Action Agency, lo show-how, a cui ha partecipato anche la rettrice dell’Ateneo e presidente Crui Giovanna Iannantuoni, è stato moderato dal conduttore televisivo e radiofonico Alessandro Cattelan.
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