Ue: Vannacci, ‘nomina Fitto non basta a dissipare dubbi su ambiguità nuova Commissione’
Roma, 27 nov. (Adnkronos) – L’elezione della nuova Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen rappresenta un’occasione mancata per imprimere un autentico cambiamento alla politica europea che nell’ultimo quinquennio ci ha ridotto in una situazione di maggiore povertà, instabilità e censura. Il risultato della votazione in plenaria a Strasburgo ha confermato la tendenza a privilegiare compromessi politici anziché a rispondere alle istanze dei popoli europei che ovunque richiedono un mutamento dell’approccio dell’Unione sino ad ora basato sul green deal, sulla guerra ad oltranza, sulla promozione della debolezza e sulla decrescita felice”. Così il generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega.
“Le sfide che l’Europa si trova ad affrontare -sottolinea- richiedono risposte coraggiose e incisive, basate su valori autentici e orientate a garantire sicurezza, sovranità e benessere ai cittadini europei. Tuttavia, le scelte politiche e programmatiche di questa Commissione basate sulla continuità appaiono deboli e incoerenti, riflettendo logiche di ideologia e di equilibri di potere anziché un concreto e pragmatico impegno per la crescita e la coesione sociale”.
“La nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo, pur rappresentando un riconoscimento al governo italiano ed una concreta speranza, non è sufficiente a dissipare i dubbi sulle ambiguità della nuova composizione. Il tentativo di accontentare tutte le forze politiche senza una chiara direzione rischia di compromettere l’efficacia dell’azione europea nei settori strategici come la sicurezza, l’immigrazione, l’energia e la competitività economica”, spiega Vannacci.
“Il significativo calo di voti rispetto alla conferma di luglio, con una perdita di 31 consensi, dovrebbe essere un segnale di riflessione per la leadership europea. La scelta di logiche di compromesso ha un costo: il rischio concreto è un’Unione sempre più lontana dalle esigenze reali dei suoi Stati membri e dei suoi cittadini. Ritengo necessario e urgente un ripensamento delle priorità politiche europee. Continuerò a sostenere e a combattere per una visione che metta al centro valori chiari e un approccio concreto ai problemi, per costruire un’Europa più forte, coesa, ricca, prospera e fedele alla propria identità”, conclude il generale.
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