**Sanremo: Zampaglione, ‘un horror ambientato al festival? Sarebbe un bagno di sangue’**
Roma, 11 dic. (Adnkronos) – “Mai non si può mai dire, anche perché io ci sono già stato due volte quindi teoricamente non c’è due senza tre. Ma ogni anno penso di andarci, poi desisto”. A rivelarlo all’Adnkronos è Federico Zampaglione, ospite negli studi dell’agenzia. Avvicinandoci a febbraio 2025, impossibile non aprire il capitolo festival con il frontman dei Tiromancino. E’ escluso il ritorno, per citare il suo amato Califano? “Tutti gli anni in primavera dico questo è l’anno in cui devo tornare a Sanremo -spiega il cantante- Dopodiché, verso l’estate comincio a dire ma è proprio questo l’anno in cui ci devo tornare? Poi di solito verso settembre ottobre decido che non è l’anno e questo succede da circa ormai 15 anni”.
Il motivo, spiega, “è che la musica e la gara sono due cose che messe insieme a me disturbano. Ci sono miei colleghi a cui questa cosa da’ l’adrenalina. A me mi mette l’ansia. E siccome non amo l’ansia, a meno che non la metta io con un film, la mia condizione ideale per Sanremo è seduto sul divano, con tutta una serie di cose da spizzicare olive, pop corn, e una serie di bevande e gli amici. Io tutti gli anni partecipo così”. Un film horror ambientato a Sanremo, come lo vedrebbe? “Benissimo -risponde Zampaglione- Sarebbe una strage di quelle pazzesche. Un bagno di sangue, il mio horror ambientato a Sanremo sarebbe uno degli horror più splatter che si siano mai visti”.
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