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Italia-Spagna: Tajani, ‘serve politica industriale Ue e regole per concorrenza globale’

12 Dicembre 2024

Roma, 12 dic. (Adnkronos) – “Serve una politica industriale europea e regole per una concorrenza globale. Dobbiamo lavorare insieme anche per realizzare opere ‘storiche’, come quella del canale di Panama”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, all’Incontro imprenditoriale Italia-Spagna, in corso a Roma alla presenza del re di Spagna Felipe VI. “La competizione è forte – ha aggiunto Tajani – Dobbiamo lavorare insieme contro la crisi del settore auto e anche nel settore della Difesa. Dobbiamo affrontare India e Cina. Italia e Spagna hanno imprese di grandissima qualità. Penso anche allo spazio, che riguarda il settore della difesa e che va gestito e dev’essere sempre più presente nel comparto italiano, spagnolo ed europeo”.

“Dobbiamo lavorare insieme anche per contrastare il cambiamento climatico – ha detto ancora il vice premier – Ma l’Europa dev’essere pragmatica e tenere presente che la tutela dell’ambiente non può non considerare l’aspetto sociale e la centralità dell’uomo. Riguardo l’energia, si devono fare passi in avanti sul nucleare se vogliamo essere liberi come europei. Fondamentale anche il tema dell’accesso al credito: è un elemento chiave, bene la riduzione dei tassi di interesse della Bce per favorire la crescita. Italia e Spagna hanno una grande responsabilità, dobbiamo essere protagonisti nelle iniziative industriali nel proteggere l’Europa”.

Tajani ha parlato infine di “vera amicizia fra Italia e Spagna”, utile per rinforzare l’industria, “che va migliorata e resa più competitiva per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. “Dobbiamo esplorare mercati come Sudamerica e Africa, non possiamo lasciarli ad altri competitor, non possiamo far sì che il prezzo delle materie prime, di cui questi Paesi sono ricchi, cresca e lasciarlo in mano ai cinesi. Internazionalizzare – ha concluso – non significa delocalizzare, bisogna favorire la prima e bloccare la seconda, in modo che le nostre imprese continuino a lavorare in Italia. In questo momento gli europei, con tante guerre alle porte, hanno bisogno di essere rassicurati e questo è il compito dell’industria e dell’impresa, che offrono speranza in questo momento difficile”.

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