Noemi, tra Sanremo e “Nostalgia”
Noemi è pronta a riprendersi l’Ariston con rinnovata grinta, presentando in gara “Se t’innamori muori“
Noemi, tra Sanremo e “Nostalgia”
Noemi è pronta a riprendersi l’Ariston con rinnovata grinta, presentando in gara “Se t’innamori muori“
Noemi, tra Sanremo e “Nostalgia”
Noemi è pronta a riprendersi l’Ariston con rinnovata grinta, presentando in gara “Se t’innamori muori“
Noemi è pronta a riprendersi l’Ariston con rinnovata grinta, presentando in gara “Se t’innamori muori“
Il 2025 è un anno destinato ad essere importante per Noemi e inizia con l’avventura delle avventure per un artista del Bel Paese: Sanremo. Noemi è pronta a riprendersi l’Ariston con rinnovata grinta, presentando in gara “Se t’innamori muori“, nato dalla penna di Mahmood, Blanco e Michelangelo, come ci racconta: “È un brano scritto da tre autori straordinari, un trio “da brividi”, come dico sempre io. La scrittura del pezzo è molto moderna, ma allo stesso tempo vicina al mio modo di cantare. Ci sono dei passaggi melodici che sento profondamente miei, e credo che questa sia una sensibilità che solo i grandi autori possiedono: la capacità di creare qualcosa davvero su misura. Poi, credo sia stato fondamentale anche il mio rapporto di amicizia con Alessandro (Mahmood Ndr). Spesso ci capita di parlare di vari argomenti, e alcune cose presenti nel testo di questa canzone mi ricordano delle nostre chiacchierate. Non ho potuto fare a meno di portare anche un pezzo della mia vita, delle mie riflessioni”.
Una canzone che la stessa cantante romana ci descrive come potente, mentre ce ne racconta il succo: “Nel titolo c’è una frase coraggiosa, perché esprime il fatto che in certe dinamiche della vita le strategie lasciano il tempo che trovano. Quando abbiamo il coraggio di vivere fino in fondo i nostri sentimenti, di dare tutto e di abbandonarci completamente nelle braccia di qualcun altro, lì abbiamo paura di perdere tutto, anche di morire. Forse perché, in quel momento, non dipende più solo da noi. Ma questa fragilità è anche ciò che ci permette di capire chi siamo, di scommettere sugli altri e di vivere davvero fino in fondo. Credo che oggi questa sia una cosa che spaventa molti, in particolare le generazioni più giovani. Viviamo in una società molto egocentrica e affidare il proprio cuore a qualcuno, essere sinceri fino in fondo, è sempre più raro”. Nella serata di venerdì 14 febbraio dedicata alle cover, Noemi si esibirà con il brano “Tutto il resto è noia”, di Franco Califano con Tony Effe. Il duetto Noemi ce lo spiega così: “’Tutto il resto è noia’ un modo per raccontare anche il mondo che ci circonda. Sono sempre stata una fan delle canzoni di Califano”. E sulla scelta di Effe, al centro di numerose polemiche nelle settimane scorse: “L’idea è stata mia. Credo che nella vita di ognuno ci siano momenti di metamorfosi, e per lui questo è uno di quei momenti. Califano era anche un uomo della strada, proprio come Tony… e di lui mi piace proprio questa grande schiettezza. Ha vissuto e raccontato la vita anche nelle sue sfumature meno gradevoli, e questo è anche uno dei ruoli della musica. Poter aprire un dialogo con le parti più controverse della musica è qualcosa di prezioso, perché per risolvere certe dinamiche serve il confronto. Le cose che non ci piacciono spesso ci fanno riflettere. E come donna e come artista mi sono sentita in dovere di fare questa cosa, per capire più a fondo certe realtà. La cosa peggiore che possiamo fare nella musica è ignorare e silenziare. Io credo tanto nel dialogo”.
Il nuovo anno però non porta con sé solo l’avventura sanremese, ma anche un disco, fino a ieri segreto, in uscita il 28 febbraio, “Nostalgia”: “Ho voluto raccontare qualcosa di diverso rispetto al brano sanremese, con una copertina molto più morbida, dove ci sono io con il mio cane. Il titolo Nostalgia rappresenta un po’ il fil rouge di tutto il racconto all’interno dell’album in cui ho collaborato con moltissimi cantautori che stimo”. Tra le canzoni che abbiamo potuto ascoltare, spicca senza dubbio quella che dà il titolo all’intero disco, “Nostalgia”, scritta da Neffa: “In questa canzone c’è una frase che ho amato fin da subito: “la nostalgia, se non è dentro di te, non esiste”. Perché siamo noi, con il nostro sguardo, a colorare il mondo. Se un’emozione non è dentro di noi, non possiamo nemmeno riportarla fuori, come se fosse un filtro magico. Oggi siamo tutti pronti con questi filtri di Instagram, ma la verità è che è il nostro sguardo a disegnare la realtà. Purtroppo viviamo in un mondo in cui le emozioni fanno sempre più paura”. Oltre che in un mondo sempre più digitale, in cui la nostalgia è indubbiamente analogica: ”È quella sensazione di vicinanza ai sentimenti, a un passato che ci fa sentire a casa, a una poesia che ci restituisce la percezione della nostra umanità. È quella stessa sensazione che, rendendoci fragili, ci ricorda quanto siamo umani. Io credo in questa poesia, in questa nostalgia: nella possibilità di vivere la realtà con grande empatia, dove i ricordi avvolgono come un maglione caldo, in un abbraccio che conforta”. E sul nuovo tour, che la porterà nei teatri e per la prima volta al Palazzo dello Sport della sua Roma, Noemi non nasconde l’emozione: “Cantare dal vivo è la cosa che amo di più. La musica ha un grande vantaggio: le canzoni, che nascono in uno studio o magari in una piccola camera, alla fine abbracciano tutti. Il Palazzo dello Sport di Roma sarà una prima volta per me, ed è un’emozione enorme. Io sono nata dal live, cantando nei pub e nelle pizzerie del litorale romano”.
di Federico Arduini
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche