Marco Biagi, Calderone: “Consulenti del lavoro non dimenticheranno mai suo pensiero”
Roma, 17 mar. (Labitalia) – “Grazie a Marina Biagi, è sempre un momento di grande commozione quando ricordiamo la figura di Marco Biagi. I consulenti del lavoro non dimenticheranno mai il lavoro di Biagi e il valore che lui ha attribuito al nostro lavoro. Il suo pensiero ‘abbracciava’ i consulenti del lavoro e ne valorizzava le loro funzioni, sottolineando la funzione di accompagnamento nel mondo del lavoro”. Così Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, intervenendo all’evento ‘L’attualità di Marco Biagi a vent’anni dalla morte. Verso un modello di equità ed efficienza nella regolazione delle controversie nel lavoro’, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi presso l’auditorium dei professionisti a Roma per ricordare la figura del giuslavorista scomparso tragicamente nel 2002 per mano delle Br.
All’evento ha preso parte anche Marina Orlandi, vedova del giuslavorista che ha sottolineato, rivolgendosi ai consulenti del lavoro: “Voi siete la mia sicurezza, lo siete stati sempre in questi 20 anni. E’ il sentimento che provo nei vostri confronti, avete sempre rispettato il pensiero di mio marito, grazie. A 20 anni dalla sua scomparsa posso dire che tutto ciò di cui si occupava è quanto mai attuale. Vi chiedo una cosa; continuate per altri 20 anni a ricordare l’opera di mio marito”, ha sottolineato.
E per Calderone “l’attualità della legge Biagi è davanti agli occhi di tutti ancora di più oggi perchè viviamo una stagione di grande frammentazione. La legge Biagi è stata l’ultima vera grande riforma fatta nel mondo del lavoro, dopo ci sono stati interventi che hanno complicato la vita agli operatori”.
“Il suo pensiero -ha ricordato Calderone- puntava ad accompagnare le trasformazioni del lavoro, eliminando le fragilità, creando un sistema integrato. Ogni lavoro è dignitoso in ogni forma e modalità in cui viene svolto. Non bisogna creare divisioni tra lavoro autonomo e subordinato”, ha continuato. E rispondendo a Marina Orlandi, che ha chiesto ai consulenti del lavoro di continuare a ricordare il pensiero del marito per i prossimi 20 anni, Calderone ha detto che “i consulenti continueranno a ricordare il suo pensiero, c’è da lavorare perchè questo Paese non sa ancora cosa sia le politiche attive e la formazione on the job”.”Io credo che oggi più che mai abbiamo di fronte tanti obiettivi da raggiungere -ha spiegato ancora- e dobbiamo cogliere le sollecitazioni di questa pandemia che ha sconvolto le dinamiche già fragili del mercato del lavoro”.
Per Calderone ” il migliore modo per ricordare sia non dimenticare soprattutto con le azioni e con l’agire. Siamo grati a Marco Biagi per il percorso di crescita che abbiamo potuto sperimentare, dobbiamo a lui quella funzione di intermediazione del mercato del lavoro che oggi è la nostra Fondazione per il lavoro e poi di certificare i contratti e poi grazie al lavoro di Sacconi la conciliazione e l’arbitrato in tema di lavoro”.
E all’evento è intervenuto anche l’ex ministro del Lavoro e autore del volume “Il modo di Biagi. Dizionario della modernità del lavoro”, Maurizio Sacconi che ha sottolinea come “Marco partiva dall’osservazione della realtà, come fanno molti ricercatori, che poi compiono un’astrazione e si fermano. Marco no, Marco voleva tornare alla realtà dopo aver realizzato il suo progetto, per vedere se il progetto era riuscito a modificare la realtà nella direzione auspicata. La sua era passione civile, non si fermava all’astrazione”.
E nel suo voler verificare la realtà, Sacconi ha spiegato che “Biagi aveva un confronto con i consulenti del lavoro, che erano e sono testimoni eccellenti della realtà, di tutte le infinite sfaccettature del mondo del lavoro”.
“Questo Dizionario è redatto a modo di Marco, con una serie di principi e criteri. Marco era un ‘conservatore’ dei principi ma un modernizzatore perchè voleva che questi principi vivessero nella realtà”, ha concluso.
E Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha concluso l’evento sottolineando “l’estrema attualità del pensiero di Biagi è un fil rouge che lega il 2002 al 2022 con una coerenza e un’utilità per le dinamiche del mercato del lavoro che non trova un competitor dal punto di vista della centralità. L’attualità del pensiero di Marco Biagi e la centralità dei consulenti del lavoro è un binomio che oggi è più che vivo e lo sarà ancora di più in futuro”.
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