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Farmaci: Cafiero (Helaglobe), ‘nostro impegno migliorare accesso a terapie’

18 Marzo 2022

Roma, 18 mar. (Adnkronos Salute) – “Programmazione dei fondi, rendicontazione e flussi, stima del fabbisogno e accesso ai farmaci innovativi. E ancora: l’accesso alle terapie, la programmazione sanitaria regionale, il finanziamento delle tecnologie ad alto costo. Il nostro obiettivo è portare a conoscenza di coloro che lavorano nel mondo della salute del percorso che abbiamo avviato e che si chiama Synthesis , iniziativa nata durante la pandemia, che vuole interrogarsi su quelle che sono le potenziali distorsioni del sistema e sviluppare insieme agli attori-decisori delle ipotesi di soluzione. Lo abbiamo fatto partendo dal tema Fondo farmaci innovativi coinvolgendo i responsabili delle Politiche regionali del farmaco di Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lazio, Lombardia e Toscana. Con loro ci siamo interrogati sui limiti e sulle distorsioni e siamo arrivati a definire una serie di raccomandazioni che porterebbero ad un miglioramento e ad un efficientamento del sistema e a sollecitare, al tempo stesso, l’accesso alle terapie da parte dei pazienti. L’auspicio è che anche altre Regioni ci seguano”.

Così Davide Cafiero, amministratore delegato di Helaglobe, intervenendo nel pomeriggio al webinar-tavola rotonda ‘Fondo per i farmaci innovativi e Fondo per le malattie rare’, promosso e organizzato da Helaglobe con il contributo non condizionante di Csl Behring, Roche, Novartis, Daiichi-Sankyo, Pierre Fabre e Servier.

Attraverso il coinvolgimento degli altri attori del sistema salute di volta in volta rilevanti rispetto al problema in esame – è emerso dall’incontro – viene sviluppata l’analisi che porterà alla definizione delle istanze di cambiamento e delle raccomandazioni. Tali elementi, sempre con il supporto metodologico di Synthesis, vengono trasferiti alle istituzioni centrali (ministero della Salute e Aifa) attraverso documenti di posizione che riassumono le evidenze riscontrate e propongono possibili soluzioni pratiche applicabili.

“Disomogeneità dei processi e delle procedure regionali quali l’accesso alle terapie, la relazione con le stazioni appaltanti regionali, la programmazione sanitaria regionale, il finanziamento delle tecnologie ad alto costo, trovano in Synthesis una sede comune di confronto ed analisi”, aggiunge Cafiero. L’obiettivo è “individuare gli ostacoli che creano potenziali limitazioni all’accesso alla cura per le persone con patologie e rimuoverli o perlomeno mitigarli, generando al contempo un efficientamento dei processi gestionali regionali. L’analisi trasversale degli snodi che generano potenziali limitazioni all’accesso alle terapie offre la possibilità di individuare percorsi di miglioramento di presa in carico e cura, inclusivi della voce delle persone con patologia”, conclude l’Ad.

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