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Amazon, Parness (Amazon Robotics): “Sicurezza ed efficienza con Vulcan”

8 Maggio 2025

Dortmund, 8 mag. (Adnkronos) – “Vulcan è il primo robot sviluppato da Amazon a possedere il senso del tatto, una caratteristica che lo differenzia dagli altri robot. È capace di orientarsi nel disordine di milioni di articoli e di stivare gli oggetti nelle file superiori e inferiori dei nostri scaffali, il che significa che i nostri operatori di magazzino possono concentrarsi sulle aree di lavoro più comode dal punto di vista ergonomico”. Lo ha detto Aaron Parness, direttore del reparto Robotica e Intelligenza Artificiale di Amazon, presentando la nuova tecnologia sviluppata dal colosso dell’e-commerce all’evento annuale ‘Delivering the future 2025’, a Dortmund.

Dotato di una fotocamera che analizza lo scomparto, Vulcan ‘vede’ l’articolo da afferrare e seleziona il punto di presa ottimale, verificando in tempo reale che sia stato prelevato l’oggetto giusto evitando così il sollevamento involontario di altri oggetti non desiderati.

“Combinando le immagini video e il tatto – spiega Parness – Vulcan riesce ad operare in ambienti altamente disordinati. Può rendere le nostre operazioni più efficienti. In questo modo, possiamo aumentare la produttività ed evadere più ordini per i nostri clienti. Vulcan lavora fianco a fianco con i dipendenti e insieme raggiungono risultati migliori di quelli ottenibili separatamente. La nostra visione – aggiunge – è quella di estendere questa tecnologia all’interno della nostra rete logistica, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa, la sicurezza sul luogo di lavoro e supportare i nostri dipendenti, riducendo il carico delle attività fisicamente più impegnative”.

Vulcan utilizza l’Ia in diversi ambiti. “Utilizziamo tecniche tradizionali di apprendimento automatico, che esistono da 10 o 15 anni, per visualizzare e creare rappresentazioni 3D dell’ambiente. L’Ia è impiegata anche per ragionare e prendere decisioni in base a ciò che vede. Quindi, quale oggetto dovrebbe andare in quale contenitore e come riorganizzare gli oggetti che si trovano già in quel contenitore per fare spazio, o identificare l’oggetto da prendere. In ultimo, l’Ia è usata per il movimento e l’interazione fisica stessa. Quindi, nel momento in cui Vulcan tocca e sente gli oggetti che si trovano nel contenitore, come reagisce? Spinge più forte o si muove in una direzione diversa? Come prende un oggetto da un contenitore disordinato senza tirare fuori tutti gli oggetti che gli stanno accanto? È qui che entra in gioco il terzo aspetto dell’IA in Vulcan”, illustra Parness.

L’innovativo robot è infatti capace di manipolare gli oggetti ‘dosando’ la forza e maneggiando gli articoli senza danneggiarli. Un’abilità possibile anche grazie a ‘end-effector’, uno strumento all’estremità del braccio robotico dotato di sensori capaci di fornire un feedback continuo sull’intensità della presa o della spinta. Inoltre, è in grado di spostare delicatamente gli oggetti già presenti nello scomparto, creando lo spazio necessario per aggiungerne di nuovi. Infine, le due “spatole” della piastra afferrano il nuovo oggetto, regolando la forza di presa in base a dimensioni e forma, per poi rilasciarlo con precisione nel cestino (bin) grazie a nastri trasportatori integrati.

La tecnologia di Vulcan può gestire circa il 75% dei milioni di prodotti disponibili nell’inventario, operando con grande velocità. In caso di ‘intoppi’ richiede l’intervento di un operatore umano, favorendo una collaborazione efficiente tra uomini e macchine.

Questa tecnologia, già in funzione nei centri logistici di Spokane (Washington) e Amburgo (Germania) per prelevare e stoccare articoli nelle file superiori dei pod che contengono l’inventario, è dunque frutto di importanti progressi nel campo della robotica, dell’ingegneria e dell’intelligenza artificiale fisica.

Vulcan ci proietta nel futuro poiché con il tatto acquisisce una peculiarità ‘umana’. “Non si tratta solo di vedere il mondo, ma di percepirlo – fa notare Parness – è questa capacità tattile che abilita funzioni che, fino a oggi, erano semplicemente fuori dalla portata dei robot – dice – Con il senso del tatto Vulcan interagisce con il mondo in modo più simile a come noi umani interagiamo con il mondo. Un approccio diverso dalla robotica tradizionale che è invece molto rigida. È interessante osservare come i comportamenti e i movimenti del robot inizino ad assomigliare di più a quelli umani”, le sue parole.

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