Caso Garlasco: pm ripartono da audio, nel 2017 ‘in intercettazioni no prove su Sempio’
Milano, 4 giu. (Adnkronos) – Non solo una rilettura degli elementi trovati all’interno della villetta di via Pascoli a Garlasco il 13 agosto 2007, ma ora anche un riascolto degli 806 file audio depositati nel procedimento del 2017 – nato dall’esposto della madre di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio di Garlasco – che vede indagato Andrea Sempio per l’omicidio di Chiara Poggi. La Procura di Pavia prova a rafforzare gli elementi già presenti nel fascicolo dell’allora procuratore aggiunto Mario Venditti (oggi in pensione) e della pm Giulia Pezzino finito con l’archiviazione firmata a fine marzo 2017 dal giudice per le indagini preliminari Fabio Lambertucci.
I brogliacci e le trascrizioni, più che altro intercettazioni ambientali catturate in auto per quindici giorni nel febbraio 2017, vengono ora riascoltati dagli inquirenti che nell’indagine si avvalgono dell’aiuto dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Le trascrizioni, interamente visionate dall’Adnkronos, restituiscono – a dire della polizia giudiziaria di allora – “una completa assenza di elementi a supporto delle ipotesi accusatorie a carico di Andrea Sempio, cosi come rilevato dall’analisi del contenuto delle comunicazioni intercettate”. Audio che si trovano nel fascicolo nato dall’esposto presentato a fine 2016 dalla madre di Stasi, dopo due richieste di revisione bocciate, e poi archiviato.
Audio che, da quanto apprende l’Adnkronos, ancora oggi non sono in possesso né della famiglia Poggi, né della difesa dell’indagato Sempio e che nel 2017 l’allora aggiunto Venditti non consegnò alla difesa di Stasi, in quanto non parte offesa. Audio a cui ha accesso anche la difesa dell’unico condannato per il delitto di quasi 18 anni fa e che oggi tornano centrali per carabinieri e Procura.
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