Il trionfo della fantasia
Progettare videogiochi oggi non è più un problema di memoria. L’unico limite è l’immaginazione che risiede in ogni sviluppatore. Così che gli autori più creativi possono scatenarsi in produzioni fantasiose e ricche d’inventiva.
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Il trionfo della fantasia
Progettare videogiochi oggi non è più un problema di memoria. L’unico limite è l’immaginazione che risiede in ogni sviluppatore. Così che gli autori più creativi possono scatenarsi in produzioni fantasiose e ricche d’inventiva.
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Progettare videogiochi oggi non è più un problema di memoria. L’unico limite è l’immaginazione che risiede in ogni sviluppatore. Così che gli autori più creativi possono scatenarsi in produzioni fantasiose e ricche d’inventiva.
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Progettare videogiochi oggi non è più un problema di memoria. L’unico limite è l’immaginazione che risiede in ogni sviluppatore. Così che gli autori più creativi possono scatenarsi in produzioni fantasiose e ricche d’inventiva.
David Crane, uno dei più famosi creatori di videogame degli anni Ottanta, parlando di Pitfall – il suo prodotto di maggior successo – affermò che la difficoltà maggiore era stata riuscire a concentrare tutto il gioco come l’aveva progettato nei soli 4Kb di memoria permessi da una cartuccia dell’Atari 2600. È incredibile, se si pensa che attualmente un videogioco arriva a occupare un quantità di memoria persino 25 milioni di volte superiore. Grazie al livello raggiunto dalle tecnologie informatiche pure dal punto di vista della potenza di calcolo e da quello audiovisivo, oggi l’unico vero limite degli sviluppatori di videogame è l’immaginazione ed è così che gli autori più creativi possono scatenarsi in produzioni fantasiose e ricche d’inventiva.
Il folklore soprannaturale orientale è assoluto protagonista nel suggestivo “Ghostwire: Tokyo”, in cui la metropoli giapponese è preda di un sortilegio che ne ha dematerializzato gli abitanti, lasciando al loro posto solo i vestiti indossati. Nel ruolo dell’unico sopravvissuto grazie alla fusione con un’entità spettrale, bisognerà riuscire a purificare le zone più caratteristiche della città (tra cui l’iconica Tokyo Tower e il celeberrimo incrocio di Shibuya) padroneggiando incantesimi di vento, acqua e fuoco per affrontare spiriti vendicativi e altri letali pericoli. La peculiare atmosfera dark rende indimenticabile l’esperienza di gioco, offrendo spunti immaginifici e bizzarri come i gatti parlanti che gestiscono i negozi dove ci si potrà rifornire tra una missione e l’altra.
Quale miglior spunto fantasy della tradizione ispirata ai role play game dell’intramontabile “Dungeons & Dragons”? Se a questo si aggiunge un’ambientazione da Paese delle meraviglie in salsa post apocalittica, il risultato non può che essere “Tiny Tina’s Wonderlands”, divertente quanto stravagante avventura caratterizzata da un umorismo folle. Dopo aver creato il proprio personaggio ci si potrà tuffare nell’esplorazione di un mondo magico ispirato a un immaginario gioco da tavolo, alla ricerca di leggendari tesori custoditi da mostruose creature come goblin, scheletri, draghi e perfino enormi funghi animati da sconfiggere armati fino ai denti. L’opzione multiplayer in cooperativa aggiunge ulteriore spasso, rappresentando la perfetta ciliegina sulla torta.
Potrebbe sembrare stravagante la decisione di mescolare il dark fantasy a un contesto crudo e realistico come quello del Far West, ma nel caso di “Weird West” – in cui creature come streghe e zombie non sono meno rare di pistoleri e sceriffi – il risultato è un cocktail perfetto, intrigante e coinvolgente come non mai. Si vivranno le vicende di 5 diversi personaggi, iniziando da una ex cacciatrice di taglie, la quale si troverà suo malgrado a dover rindossare il cinturone per mettersi sulle tracce della gang che ha rapito il marito. Una delle caratteristiche più pregevoli è l’incredibile libertà decisionale e d’azione concessa al giocatore, che potrà interagire col contesto nei modi più disparati e arbitrari, da cui la meritata denominazione di immersive sim(simulazione immersiva).
Anche la realtà virtuale non lesina viaggi nella fantasia: gli amanti delle atmosfere fiabesche andranno matti per “Moss: Book II”, recente esclusiva Playstation Vr che riporterà gli utenti nel fatato regno di Moss, dove nelle vesti di uno spirito guardiano bisognerà tornare in aiuto dell’intrepida topolina Quill, affiancandola nella sua emozionante epopea. La caratterizzazione di ambienti e personaggi e la direzione artistica impeccabile, unita alla suggestiva colonna sonora, regalano l’illusione di trovarsi all’interno di un lungometraggio animato sullo stile Pixar. Un’avventura platform piena di azione ed enigmi da risolvere, che raggiunge inedite vette di eccellenza nel panorama dei videogame in realtà virtuale.
di Piermarco Rosa
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Tag: Videogame
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