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Fiere: dal 18 al 20 maggio a Fiera Roma ecco ‘Codeway – Cooperation development expo’

6 Maggio 2022

Roma, 6 mag. (Labitalia) – La cooperazione internazionale e lo sviluppo sostenibile restano centrali anche e soprattutto in un momento storico in cui il mondo è scosso da una pandemia globale e da una guerra in seno all’Europa. Dal 18 al 20 maggio a Fiera Roma si accendono i riflettori su un settore cruciale per gli equilibri sociali ed economici del pianeta, con ‘Codeway – Cooperation Development Expo’. È la manifestazione fieristica, con partecipazione gratuita previa registrazione, dedicata alla cooperazione internazionale, con un focus specifico sul ruolo che aziende e privati giocano nel settore.

Organizzata da Fiera Roma con il supporto di Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio, nasce per essere il luogo annuale di incontro di un mondo sfaccettato e dinamico, per definizione sempre in viaggio, quale è quello della cooperazione internazionale. È una piattaforma, finalmente anche fisica, dove i principali protagonisti della cooperazione – soggetti pubblici e istituzionali, ong, aziende e mondo privato – possono conoscersi, discutere e riflettere sulle sfide più strategiche, con lo sguardo rivolto agli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati nell’agenda 2030.

Codeway accoglie e sviluppa input e proposte dei partner –tra gli altri, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Transizione Ecologica, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Organizzazione Internazionale Italo-Latina Americana, Cassa Depositi e Prestiti, Simest, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, The European House Ambrosetti e Enel Foundation – per farsi strumento a servizio della politica estera del Paese.

“La portata di novità di Codeway -spiega Wladimiro Boccali, coordinatore della manifestazione- sta soprattutto nell’accendere l’attenzione sul ruolo che ha e sempre più deve avere l’impresa nel mondo della cooperazione, un ruolo peraltro ufficializzato con la legge 125 del 2014. La nostra Cooperation Development Expo è pensata per promuovere la sinergia tra universi diversi come quelli profit e no profit, nell’ottica di sviluppare una collaborazione che porti benefici alla cooperazione stessa. È miope – sottolinea Boccali- pensare che il Covid prima e la guerra in Ucraina ora tolgano urgenza alla necessità di cooperazione internazionale. Simili crisi globali ci dimostrano, anzi, in modo incontrovertibile che viviamo in un mondo sempre più interdipendente e connesso”.

“Come ha sottolineato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il conflitto in corso -continua- può avere un impatto drammatico sulle economie, in particolare quelle dei paesi in via di sviluppo. Banca Mondiale sottolinea come l’invasione dell’Ucraina si aggiunga ai fattori che frenano la ripresa nella regione dell’Africa subsahariana, per via dell’aumento dei prezzi delle materie prime, dell’aumento dell’inflazione alimentare, dei combustibili e dei titoli, dell’inasprimento delle condizioni finanziarie globali e la contrazione dei flussi di capitali esteri alla regione. Con il rischio di aumento di carestie e di conseguenti incrementi dei processi migratori”.

Sottolinea l’importanza di coinvolgere le imprese nella cooperazione la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni: “La pandemia di Covid e il conflitto in corso in Ucraina – commenta – hanno creato condizioni di disagio globale che spingono il sistema della Cooperazione italiana a fare di più. Bisogna stimolare il coinvolgimento del sistema delle imprese, avendo chiaro che la necessità di sostenere processi di imprenditorialità e buona occupazione in Paesi a più basso reddito è uno dei processi più importanti su cui possiamo investire e promuovere le nostre opportunità di sviluppo. Questi Paesi non hanno bisogno di doni ma di progetti da realizzare e di posti di lavoro. L’Africa ospita 11 dei 20 Paesi prioritari della Cooperazione italiana ed è il continente principale a cui guardiamo. L’Italia e l’Europa condividono con l’Africa sfide globali di ampio respiro, ma ad essa si deve anche guardare come ambiente in cui intervenire con progettualità, anche con il settore profit. Alla luce di questo, Codeway è quindi strategica perché può stimolare le imprese, può creare sinergie fra chi fa business e chi fa cooperazione allo sviluppo”.

Nei tre giorni di convegni e dibattiti di Codeway verranno affrontati temi cruciali della cooperazione internazionale: sicurezza alimentare e sistemi agroalimentari; istruzione, formazione di alto livello e creazione di competenze professionali; sanità e salute globali; transizioni gemelle (ecologica e digitale). Accanto agli appuntamenti organizzati da Codeway assieme ai partner – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Africa e Affari, Enel Foundation, Amref-, ci sono quelli realizzati in autonomia da realtà protagoniste di questa edizione della manifestazione.

Croce Rossa Italiana organizza nel corso della manifestazione workshop dedicati a localizzazione degli interventi, community engagement e gestione delle emergenze complesse, incluso l’adattamento ai cambiamenti climatici; Anci e Conferenza delle Regioni e delle Province autonome hanno in programma il convegno su regioni e cooperazione; l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) celebra l’“Anno internazionale della pesca e dell’acquacoltura artigianali” con un evento pensato per accendere l’attenzione sulla piccola pesca artigianale e acquacoltura, di fondamentale importanza per i nostri sistemi alimentari, mezzi di sussistenza,cultura e ambiente.

Il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) sceglie Codeway per lanciare “le Linee guida per l’accoglienza di architetti e studenti ucraini profughi in Italia” , un insieme di indicazioni concrete, alla luce del quadro operativo vigente, elaborate per supportare gli Ordini provinciali e la comunità degli architetti nelle eventuali azioni di “accoglienza”, presso gli studi professionali, di architetti e studenti ucraini sfollati. L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) dedica il suo workshop (su invito) a presentare il programma Y-med per giovani e imprese, un progetto che si basa su schemi di migrazione circolare e offre l’opportunità a giovani provenienti da Paesi dell’area mediterranea di svolgere uno stage di 6 mesi in Italia presso aziende selezionate; l’Agenzia educativa e Organismo di cooperazione internazionale allo sviluppo Vides promuove una conferenza incentrata su un progetto in Sud Sudan legato a insicurezza alimentare e modelli di sviluppo umano integrale.

Ricco il programma di incontri di Iila, Organizzazione internazionale italo-latina americana. “A Codeway -illustra il segretario generale Antonella Cavallari – avremo la possibilità di far conoscere la nostra Organizzazione internazionale quale esecutore di programmi di cooperazione italiana ed europea. In ciascuna giornata presenteremo specifici programmi di cooperazione che IILA esegue in America Latina e Caraibi, a partire dai progetti dedicati allo sviluppo agricolo sostenibile e alla tutela del patrimonio culturale, fino ad arrivare ai programmi europei dedicati in particolare alla coesione sociale, al rafforzamento dello stato di diritto e alla sostenibilità delle filiere agroindustriali. Le nostre Segreterie presenteranno le proprie iniziative in campo culturale, socio-economico e tecnico-scientifico, mostrando l’ampia offerta di borse di studio, bandi e opportunità che Iila mette a disposizione dei cittadini dei nostri Paesi membri. Infine uno specifico focus sarà dedicato al Foro PyMES, strumento ideato da Iila per rafforzare il dialogo italo-latinoamericano sulle pmi e promuovere la sostenibilità e la competitività delle piccole e medie imprese”.

In tutti i panel degli appuntamenti della tre giorni, viene data voce alle imprese e ai soggetti privati italiani impegnati in percorsi virtuosi verso sostenibilità e crescita, soggetti il cui operato responsabile è fondamentale per la cooperazione allo sviluppo.In prima linea nel sostenere tali percorsi c’è l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

“A Codeway l’Aics – illustra Luca Maestripieri, direttore Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – presenta alcuni tra i progetti più significativi finanziati attraverso il bando rivolto alle imprese, strumento che ha permesso di co-finanziare la realizzazione di 46 iniziative di cooperazione nelle tre edizioni del bando per un importo di oltre 5 milioni e mezzo. Inoltre, da circa un anno, stiamo portando avanti la sperimentazione dei Cooperation Lab, tavoli di lavoro tematici multistakeholder coordinati dall’Agenzia, che contribuiranno a condividere esperienze e a costruire tavoli di confronto permanenti anche per instaurare processi di programmazione condivisa”.

Oltre alla parte convegnistica ed espositiva, la manifestazione prevede una parte dedicata al networking con un’agenda di incontri B2B e B2G pre-organizzati con la collaborazione della rete Enterprise Europe Network. Nell’ottica di stringere relazioni e vagliare possibili sinergie, prendono parte a Codeway numerosi delegati di aziende, ong, istituzioni di numerosi Paesi target, tra i quali Cameroon, Cipro, Marocco, Mauritania, Senegal, Somalia, Tunisia, Uganda.

“Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in particolare la Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo – commenta Roberto Colaminè, vice direttore generale per la cooperazione allo sviluppo – hanno fornito un contributo all’organizzazione dell’evento sin dalle prime fasi, attivando la rete delle nostre Ambasciate all’estero e sensibilizzando le Ambasciate accreditate in Italia, per favorire la più ampia partecipazione all’iniziativa e un più esteso dibattito tra i vari attori della cooperazione italiani e internazionali, del settore pubblico e del settore privato, sia profit che non profit”.

Una occasione per creare, almeno una volta l’anno, un grande spazio di dialogo, di coordinamento e di confronto tra tutti gli attori della cooperazione allo sviluppo, e coinvolgere a pari titolo aziende, istituzioni e Ong, nel segno di un comune interesse per la crescita di un settore forse mai così strategico per il Sistema Italia.

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