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Covid: cure salva vista saltate e disturbi da Pc, prezzo pagato da occhi in pandemia

18 Maggio 2022

Roma, 18 mag. (Adnkronos Salute) – Cure salva vista saltate, ma anche tanti problemi legati all’uso prolungato del Pc per smart working, Dad, webinar e nuove abitudini di comunicazione a distanza diventate necessità in era Covid. Anche la salute degli occhi ha pagato il suo tributo, più o meno pesante, alla pandemia. E le conseguenze hanno riguardato grandi e piccoli, come hanno spiegato oggi gli esperti della Società italiana di scienze oftalmologiche (Siso) a Roma, durante la presentazione del primo congresso della neonata società, che si terrà da domani fino al 21 maggio e durante il quale verranno presentate diverse novità scientifiche in campo oculistico.

“La pandemia ha avuto sicuramente effetti, come è successo in tutti settori della medicina, sulle cure oftalmiche. In particolare per la maculapatia, una patologia in cui i tempi di intervento sono fondamentali. Non intervenire tempestivamente può avere come conseguenze danni irreversibili. E questo purtroppo è successo”, ha detto Francesco Bandello, direttore Clinica oculistica Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

“Molti pazienti – ha aggiunto – non sono riusciti a raggiungere i nostri centri per diverse ragioni (paura di infettarsi in ospedale, difficoltà di trasporto e varie) e sono tantissimi quelli che non hanno proseguito i trattamenti. Si pensi che, durante una seduta per le iniezioni intravitreali per il controllo della maculopatia, normalmente trattiamo 60 pazienti in un giorno. Siamo arrivati ad averne solo 6. Questo, purtroppo, si traduce in danni da cui non si torna indietro. Abbiamo visto esplodere il problema a luglio di quest’anno, osservando molti pazienti con danni gravi”.

Ma problemi agli occhi, seppure assai meno gravi, hanno riguardato moltissimi italiani, ha spiegato Scipione Rossi, tesoriere Siso e direttore dell’Unità di oftalmologia dell’ospedale San Carlo di Nancy di Roma. “Stare per molto tempo davanti allo schermo ha causato condizioni di occhio secco per molti. Questo perché davanti al Pc dimentichiamo di ammiccare, gesto naturale e importante per lubrificare l’occhio. Abbiamo riscontrato, per la prima volta, anche ragazzini con l’occhio secco”, ha riferito lo specialista, proponendo alcuni suggerimenti per evitare questo inconveniente.

“La regola del 20 è semplice e utile. Dobbiamo ricordare quando siamo al Pc di guardare, ogni 20 minuti, a 20 metri di distanza per 20 secondi. Questo aiuta moltissimo – ha assicurato – Così come mettere dei post-it vicino lo schermo per spostare lo sguardo e permettere all’occhio di ‘ammiccare'”.

Infine, nella prevenzione della miopia dei ragazzi, il gioco all’aria aperta resta fondamentale: servono almeno 8 ore la settimana all’aperto, hanno ricordato gli esperti.

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