“Dovevamo porre un limite invalicabile alla pace, e vediamo susseguirsi guerre sempre più spietate verso le persone inermi”. “Dovevamo produrre benessere diffuso e tolleriamo un mercato scientificamente selettivo della salute”. Lo denuncia il Papa in occasione dell’udienza generale in piazza San Pietro. “La scienza progredisce, naturalmente, ed è un bene. Ma la sapienza della vita è tutt’altra cosa, e sembra in stallo”, sottolinea il Pontefice, aggiungendo di avere “il cuore affranto per la strage nella scuola elementare in Texas”. “Prego per i bambini, per gli adulti uccisi e per le loro famiglie. E’ tempo di dire basta al traffico indiscriminato delle armi. Impegniamoci tutti perché tragedie così non possono più accadere”, il monito del Pontefice.
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