Riforma del “gioco fisico”, Pedrizzi: “Parte la proposta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli alla Conferenza Stato Regioni: Ora serve il via libera della politica”
Roma, 20 marzo 2025 – “E’ imminente, secondo indiscrezioni, la presentazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli alla Conferenza unificata Stato-Regioni della nuova proposta di riordino complessivo del gioco fisico, settore delicato e nevralgico della nostra economia e da sempre minacciato dagli interessi del crimine organizzato e dei professionisti del riciclaggio. Ancora una volta i vertici dell’Agenzia ci riprovano a contribuire in maniera determinante a varare una riforma che sarebbe veramente storica. Mai come in questa occasione va registrata infatti la consapevolezza di voler raggiungere un obbiettivo perseguito da decenni e che nessun governo e nessuna gestione dell’Agenzia c’erano mai riusciti”. “La riforma del settore, se arrivasse all’approvazione, sarebbe una svolta storica sotto tutti i punti di vista. Negli ultimi tempi le posizioni tra Stato e Regioni si sono abbastanza avvicinate, ma restano ancora da definire gli annosi problemi delle distanze e della quantità di apparecchi da distribuire sul territorio”, spiega Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze del Senato, invitato come esperto a partecipare ai tavoli di consultazione dell’Adm e promotore della Indagine Conoscitiva della Commissione Finanze e Tesoro del Senato che nella legislatura 2001 – 2006 pose basi per un riordino complessivo dei giochi. Nel 2024, il volume totale delle giocate (attenzione: giocate non spese perché la gran parte torna al giocatore) in Italia ha raggiunto i 167 miliardi di euro. Le entrate dello Stato derivanti dalle attività di gioco legale, nel 2024, sono state valutate in oltre 11 miliardi di euro. “Il settore, se incardinato su trasparenza, educazione al gioco e regole ferree sulla tutela della categorie fragili, è una fonte importante di occupazione e reddito per lo Stato. Rimandare ancora la riforma del gioco fisico rischierebbe di far subire al settore la sorte del settore dei balneari per il quale l’Europa è dovuta intervenire per infrazione ed inadempienza. Occorre perciò un colpo d’ala ed un salto di livello decisionale, cioè passare dai Tavoli tecnici a quello politico. Solo la politica infatti può decidere e chiudere su temi ‘sensibili’ come quello delle distanze e del numero di apparecchi, per i quali oltretutto vanno presi in considerazione le più recenti acquisizioni di tipo scientifico (Censis, LUISS, Università Roma Tre, Eurispess, CGIA di Mestre ecc. ecc.), di altri istituti di eccellenza (Istituto Superiore di Sanità, Corte dei Conti ecc. ecc.) e degli esponenti politici più esperti del settore”. Pedrizzi si augura un’intesa bipartisan, ma se ciò non fosse possibile, bisogna partire dalle regioni amministrate dal centrodestra. “Si assumano le responsabilità i loro governatori per arrivare ad un testo concordato così come previsto dalla Delega fiscale approvata a larghissima maggioranza dal governo del Destra-Centro. Sapendo bene che in questa direzione si sono mossi anche governatori della Sinistra come Emiliano in Puglia e De Luca in Campania. E si parta proprio dalle “illuminanti” proposte che arriveranno – presumibilmente – dall’ADM – continua Pedrizzi. Ed in particolare bisognerà: a) passare dalle distanze fisiche (la metratura) a quelle giuridiche (quanto più ci saranno regole restrittive rispettate per l’esercizio della concessione tanto più si potranno allentare i vincoli geografici). b) assicurare consistenti partecipazioni al gettito degli enti locali come era stato già previsto dalla Conferenza Unificata del 2017”. (cfr. i documenti votati pressoché all’unanimità al termine sia della Indagine Conoscitiva, presidente il sottoscritto, sia la Commissione d’inchiesta sui giochi, Presidente il Sen. Mauro Maria Marino), sostiene il già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro. “Infine la filosofia complessiva a cui dovrà ispirarsi il riordino del gioco dovrà essere indirizzata alla riduzione infine delle normative di tipo localistico per dare spazio sempre più a quella nazionale, alla quale devono conformarsi i concessionari dei giochi che sono di natura statali. L’introduzione della riforma dei giochi fisici rappresenta un passo fondamentale per tutelare il giocatore consumatore, per contrastare la dipendenza patologica delle fasce più fragili della popolazione, per combattere il dilagante fenomeno del gioco d’azzardo illegale ed il riciclaggio di denaro sporco in Italia, non ultimo per assicurare un adeguato gettito allo Stato, continua Pedrizzi. In conclusione il riordino del gioco pubblico legale previsto dal Decreto legislativo 41/24 rappresenta un’occasione storica per definire un quadro normativo stabile e moderno dell’intero settore, per assicurare legalità, sicurezza e competitività, trovando un giusto equilibrio tra tutela della salute del giocatore consumatore, il contrasto alla criminalità, la promozione di un mercato libero e regolamentato e, non ultimo, un adeguato gettito erariale”, conclude Pedrizzi.
Segreteria Sen. Dott. Riccardo Pedrizzi Piazza Roma n.4 Sc/C – 04100 LATINA Tel.: 0773/480553 www.riccardopedrizzi.it
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