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Al via Nft-Cv, blockchain aumenta valore e credibilità del curriculum

10 Marzo 2022

Roma, 10 mar. (Labitalia) – Gli Nft, non fungible tokens, da oggi sono uno strumento per cercare lavoro. L’idea è di Baia, www.baia.tech: business unit del Gruppo United (www.unitedspa.it), che offre questo servizio a tutti i candidati, consentendo loro di presentarsi alle aziende con un curriculum certificato, dotato di data certa e le cui informazioni non possono essere modificate, e che quindi acquista un valore maggiore in garanzia e autenticità. Gli Nft sfruttano la tecnologia blockchain utilizzata nelle criptovalute, e sono oggi conosciuti per il loro uso da parte del mercato artistico e dei collezionisti. Secondo NonFungible.com, il valore delle transazioni in Nft ha superato nel 2021 i 17 miliardi di dollari, con una crescita percentuale rispetto all’anno precedente di oltre il 21.000%. A dispetto di questa crescita impetuosa, tuttavia, gli Nft non hanno ancora disvelato tutte le loro potenzialità.

Gli Nft, infatti, si appoggiano generalmente a delle blockchain, come quella di Ethereum, che li collega a degli smart contracts, ossia a dei programmi che si attivano irreversibilmente in presenza di determinate condizioni, e che risiedono nella blockchain stessa. Questi programmi consentono la vendita degli smart contracts, permettendo, nel caso ad esempio di un’opera d’arte la gusta remunerazione in percentuale all’artista su ogni transazione. L’Nft-Cv non permette nessuna transazione economica o contrattuale, ma utilizza gli smart contracts per garantire la data di emissione del curriculum, nonché ogni assenza di modifiche. L’Nft-Cv è un documento pubblico, inserito nella blockchain, e che quindi ha tutte le caratteristiche di immutabilità che la catena a blocchi permette.

Questa tecnologia garantisce allo stesso tempo datore di lavoro e candidato. Il primo, infatti, può essere sicuro che le informazioni ricevute sono state prodotte in una precisa data, e da allora non sono state più cambiate. Chi cerca lavoro, invece, utilizzando un Nft-Cv dimostra concretamente di essere così sicuro delle informazioni contenute nel suo Cv da non avere paura di “inciderle” per sempre in una blockchain, rendendole pubbliche. La certificazione su blockchain rende possibile osservare ogni cambiamento successivo nel curriculum, obbligando quindi ciascun candidato a rimanere “coerente” alle versioni precedenti, senza possibilità di “aggiustarle”. Come spiega Andrea Carobene, direttore di Baia: “La nostra applicazione costituisce solamente un primo utilizzo degli Nft nel mercato del lavoro. In un prossimo futuro, infatti si potrà ad esempio pensare a degli Nft che rivelano il proprio contenuto solamente ad utenti specifici, mantenendo inalterate tutte le garanzie proprie della blockchain. Gli smart contracts e gli Nft sono una tecnologia in rapido sviluppo, e le applicazioni di questa tecnica sono destinate a diffondersi sempre più, coinvolgendo ambiti non ancora raggiunti”.

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