Carburanti: Ambrogi (Lc3 Trasporti), ‘sostenibilità è strada contro caro-prezzi’
Roma, 28 mar. (Labitalia) – Un nuovo modello di autotrasporto, indirizzato al 100% verso la sostenibilità. E capace di attutire gli effetti del caro-carburante. E’ quello a cui punta LC3 Trasporti, come spiega in un’intervista ad Adnkronos/Labitalia il presidente Michele Ambrogi. LC3, tra l’altro, rifornisce Lidl con camion per la distribuzione alimentare full electric (primi in Italia). “Il rincaro dei carburanti è una questione cruciale che interessa trasversalmente tutti i comparti dell’economia nazionale e transnazionale, pubblici e privati. In questo caso specifico, la marginalità della nostra attività è strettamente connessa alla fluttuazione di tale costo. Per questo motivo, siamo costretti a rivedere spesso i contratti con i clienti e ridefinire i nostri accordi inserendo, dove possibile, una clausola che riguarda il ‘fuel surcharge'”, racconta Ambrogi.
LC3 è la prima azienda di trasporti italiana a utilizzare Cng e Lng (bio e fossile) per il trasporto delle merci: carburanti rivoluzionari, 100% sostenibili e a impatto Zero. E’ inoltre l’unica azienda di trasporti italiana inclusa nel programma ‘The Climate Pledge’ di Amazon (un programma che vuole raggiungere entro il 2030 alcuni criteri per la sostenibilità stabiliti dall’UE come obiettivo per il 2050). “LC3 Trasporti -spiega Ambrogi- serve gran parte dei player della grande distribuzione nazionale, oltre ai principali operatori nell’import ed export via container. Riusciamo a intercettare la domanda di trasporto delle grandi insegne della gdo anche grazie ai nostri investimenti in un trasporto votato alla sostenibilità a 360°, dal carburante che muove i nostri mezzi ai sistemi di refrigerazione dei nostri semirimorchi”.
E la ‘strada’ da seguire nei prossimi mesi prevede che “nel breve termine, tutti i nostri piani di sviluppo saranno influenzati dal recepimento del mercato delle clausole per evitare qualsiasi tipo di rischio legato a fermi o interruzioni di servizio, che causerebbe non pochi danni all’intera filiera, con ripercussioni inevitabili anche sui consumatori. Sul lungo termine, invece, continuano i nostri piani di ricerca e sviluppo rivolti essenzialmente alle soluzioni che sostengano il faro della sostenibilità, che sarà comunque influenzato dalle variabili che interessano il breve periodo”, conclude.
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