Compagnia del vino, prosegue crescita fatturato, +12% nel 2023
Roma, 6 giu. (Adnkronos/Labitalia) – Famiglie storiche proprietarie da più generazioni, produzioni votate all’eccellenza e alla tipicità delle loro denominazioni, ettari di proprietà, focus nell’on trade. Sono questi i criteri chiave con cui Compagnia del Vino seleziona da sempre le etichette da distribuire nel mercato italiano. La realtà fondata nel 1997 rappresenta, infatti, alcune tra le più prestigiose famiglie del mondo del vino. La sua selezione internazionale, basata su storia, qualità e rappresentatività, risponde appieno alle esigenze di un settore in continua evoluzione. A confermarlo sono i numeri: Compagnia del Vino ha chiuso il 2023 con un fatturato di 10.600.000 euro circa e con un 12% di incremento rispetto all’anno precedente.
Non si tratta però solo di cifre. Dopo aver aggiunto lo scorso anno al proprio portafoglio Champagne Geoffroy, Schloss Englar, Castello di Cacchiano, Seguinot Bordet, Domaine A. Chopin e Nautilus Estate, Compagnia del Vino ha stretto nuove importanti collaborazioni nei primi sei mesi del 2024. Sono infatti entrate a far parte del catalogo l’azienda Capanna di Cencioni a Montalcino – una delle realtà storiche del Brunello, fondata nel 1957 – e Le Crocine, a cui fa capo Niccolò Marzichi Lenzi – già ad di Tenuta di Biserno e Campo di Sasso – che insieme alla moglie Joy Green produce vini straordinari a Castagneto Carducci.
Da aprile spazio a un altro metodo classico, questa volta italiano: il Trentodoc di Borgo dei Posseri con ettari di proprietà che si sviluppano tra i 550 e gli 800 metri di altitudine nel bosco delle ‘Piccole Dolomiti’, a sud di Trento. Compagnia del Vino aggiunge così altre prestigiose bollicine a un portfolio che Oltralpe vanta l’eccellente presenza della Maison Pol Roger e di due récoltant peculiari e connotativi. Sempre dalla Francia arrivano le altre new entry del 2024: il Domaine Francois Carillon, nome storico Puligny Montrachet (dal 1520), Domaine Eric Boigelot a Mersault e dalla Loira Domaine Du Buchot (Pouilly Fumé) pioniere del biodinamico e domaine ‘rivelazione dell’anno 2022’ secondo Revue de Vins de France, e Jean-Paul Picard azienda storica in Sancerre.
“Con l’ingresso di Borgo dei Posseri, azienda del Trentodoc, si è approcciato il metodo classico o champenois italiano – spiega Antonio Guerra, responsabile Vendite di Compagnia del Vino – ma ancor più meticolosa e capillare è stata la ricerca che ha riguardato determinate eccellenze d’Oltralpe. Un lavoro iniziato nel 2022 che ci ha portato a selezionare piccoli artigiani di Borgogna, prediligendo le singolari interpretazioni del piccolo Vigneron rispetto a collaborazioni con négociant in grado di coprire più aree della Cote d’Or sotto lo stesso brand”.
“I nostri produttori sono vigneron autentici con la voglia di accompagnare il consumatore in un universo definito, risultante dal mix tra expertise centenaria, approccio sostenibile e rispetto del terroir e del lavoro delle generazioni passate. Autentici ‘vin de garage’ carichi di tipicità prodotti in aree di indiscussa eccellenza”, aggiunge.
Guidata oggi da Saverio Notari, figlio di Giancarlo, Compagnia del Vino non rappresenta solo Toscana e Champagne, aree storicamente legate alla proprietà, ma anche Borgogna, Loira, Nuova Zelanda, Trentino Alto Adige, Piemonte e Sicilia, toccando così alcune delle più vocate zone vitivinicole al mondo per un totale di 26 aziende a catalogo.
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