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Fiere, l’esperto: “Nuovi consumatori di gioielli chiedono natura, autenticità e memoria”

24 Gennaio 2025

Vicenza, 21 gen. (Adnkronos/Labitalia) – Tutti gli stili possono mescolarsi con qualsiasi stile. Tutte le persone attraversano stili diversi anziché escluderne uno a favore di un altro. Passato e avanguardie sono entrambi contemporanei. Dunque è ora di mettere un po’ di ordine nelle preferenze di consumo nel settore del gioiello. Vicenzaoro, il salone internazionale della gioielleria di Italian Exhibition Group, ha chiesto a Francesco Morace, fondatore di Future Concept Lab, di fornire una mappa per comprendere l’evoluzione dei gusti dei consumatori. Protagonista di un incontro tenutosi nel corso della giornata di ieri lunedì 20 gennaio, il sociologo e saggista ha presentato un’analisi che si concentra sulla fascia d’età compresa tra i 20 e i 29 anni.

“Una generazione attiva che agisce in maniera creativa, indipendenti dalle aziende per cui lavorano, si spostano da città a città, con una predilezione per le capitali europee, attenti agli influencer perché prediligono un contatto diretto”, dice Morace.

D’interesse poi è la fascia dei quarantenni, “cresciuti con il gusto del design e della moda, vogliono originalità ricercata. Per loro l’elemento chiave è l’accessorio. In questa fascia emerge, o forse ritorna, il gioiello maschile addirittura incorporato nei capi d’abbigliamento con grande originalità”, prosegue il sociologo.

Mentre i cinquantenni assieme agli over 60 prediligono senza dubbio il valore degli “hallmark”, da cercatrici e cercatori di beni ed esperienze nel segmento premium quali sono. Per quanto riguarda le tendenze, Morace sottolinea che “le rivoluzioni sociali convivono anziché escludersi. La sostenibilità non è più neo-pauperismo ma deve avere una sua capacità estetica con un occhio attento alle nuove generazioni”.

L’attenzione alla natura, alla sua “capacità di durare”, è un tema ricorrente, come nelle opere degli artisti Breakfast e Refik Anadol. Morace parla anche di ‘metamemoria’, affermando che “l’esplorazione del passato è molto orizzontale”, il che spiega l’appeal del vintage tra i giovani, che “capiscono la qualità e il valore negli oggetti”. La sostenibilità si rafforza con certificazioni come quelle delle B-Corp e iniziative come i diamanti “carbon negative”. Morace conclude: “Le nuove generazioni si informano molto velocemente, verificano l’autenticità dello spirito di brand o ambassador e, nel caso, non perdonano”.

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