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Food, dalla Danimarca allo spazio, lo chef Rasmus Munk serve la prima cena in astronave

14 Marzo 2024

Roma, 14 mar. (Labitalia) – Nel 2025, lo chef Rasmus Munk si dirigerà verso la stratosfera. In collaborazione con due aziende statunitensi, lo chef del ristorante Alchemist di Copenaghen creerà un’esperienza culinaria olistica a bordo della capsula spaziale Neptune di Space Perspective. Sei passeggeri faranno la storia del mondo gustando il pasto di una vita ai confini dell’atmosfera terrestre. La capsula dovrebbe decollare dalla costa della Florida nel 2025 e il prezzo per partecipare all’avventura parte da 3,5 milioni di corone danesi. Tutti i proventi della spedizione saranno devoluti alla Space Prize Foundation, che promuove l’uguaglianza di genere nella scienza e nella tecnologia spaziale.

E’ una filosofia di ‘cucina olistica’ che fonde arte, tecnologia visiva, musica e scienza, nel desiderio di cambiare il mondo attraverso la gastronomia, quella che Rasmus Munk propone all’Alchemist. Questo approccio ha attirato l’attenzione delle aziende statunitensi SpaceVip e Space Perspective, che ora stanno lavorando con lo chef stellato Michelin per creare la prima esperienza culinaria olistica al mondo nello spazio, a bordo della prima capsula spaziale neutra di CO2.

“Sono profondamente affascinato dallo spazio, ed è stato durante una gita scolastica da Randers al Planetario di Copenaghen che ho provato per la prima volta la sensazione di essere trasferito in un mondo completamente diverso. In seguito è diventato un’ispirazione per creare l’esperienza dell’Alchimista all’interno e intorno alla cupola di un planetario. L’opportunità di creare un’esperienza gastronomica stratosferica insieme ai maggiori esperti mondiali di scienza e design sembra completamente folle e allo stesso tempo logica, stranamente”, afferma Rasmus Munk.

La cena sarà servita a 30 km sopra la superficie terrestre a bordo di Spaceship Neptune, una capsula spaziale neutra di CO2 sollevata da un gigantesco ‘SpaceBalloon’ riempito di idrogeno sviluppato dalla Nasa, al posto dei razzi. I passeggeri che vogliono godersi il pasto alla vista dell’alba sulla curvatura della terra non hanno bisogno di alcun addestramento o attrezzatura speciale, poiché la pressione dell’aria nella capsula spaziale è la stessa di un aereo di linea. L’esperienza dura 6 ore dal decollo della capsula da una nave al largo delle coste della Florida fino all’atterraggio nell’oceano dove viene prelevata. L’astronave Neptune fa parte di uno sforzo più ampio per promuovere il turismo spaziale e la capsula è stata appena completata da Space Perspective, che mira a rendere lo spazio più accessibile a un gruppo più ampio di persone. I voli di prova inizieranno ad aprile.

Oltre a rendere possibili i viaggi spaziali a zero emissioni di CO2, Space Perspective contribuirà anche alla scienza del clima con dati atmosferici in corso e partnership con varie Ong. “Rispetto all’universo, il nostro pianeta è solo un piccolo granello di polvere, ma contiene tutta la nostra storia e il nostro futuro. Non c’è nessun altro posto dove muoverci, quindi dobbiamo prendercene cura e vedere l’intera terra nel suo insieme. Questi sono gli stessi pensieri che trasmettiamo ad Alchemist con un approccio olistico, ma credo che il messaggio sarà ancora più forte in questo ambiente unico”, afferma Rasmus Munk.

SpaceVip è un tour operator esclusivo specializzato in esperienze spaziali e legate allo spazio, con l’obiettivo di ispirare la prossima generazione di astronauti privati. Il fondatore dell’azienda, Roman Chiporukha, si è specializzato in viaggi spaziali negli ultimi anni. “Questa rivoluzionaria avventura culinaria rappresenta un momento storico. Spero che la spedizione contribuisca a ridefinire non solo l’esplorazione spaziale privata, ma anche il concetto di cucina raffinata”, sottolinea Roman Chiporukha, fondatore di SpaceVip. Nel suo ‘quartier generale’ nella capitale danese, Rasmus e il team di Alchemist hanno appena iniziato a sviluppare l’esperienza e il menu per i viaggi spaziali. Non ci sono ancora piatti pronti da presentare, ma il concetto generale sarà quello di creare un’interpretazione gastronomica degli ultimi 60 anni di esplorazione spaziale e dell’impatto che ha avuto sulla società, sia a livello scientifico che filosofico.

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