Hackher, la rassegna dedicata al gender gap tecnologico arriva a Genova
Genova, 18 mag. (Adnkronos/Labitalia) – ‘Abbattere il divario professionale di genere nel settore high-tech e avvicinare il genere femminile al mondo stem’ è la duplice valenza di hackher, la più importante rassegna italiana dedicata alla gender equality che oggi ha scelto di portare la sua quarta edizione nella città di Genova, all’interno degli spazi dell’Acquario la sua quarta edizione.
Un progetto che coinvolge 10 città su tutto il territorio nazionale e che nasce per sensibilizzare ed eliminare i retaggi culturali che condizionano e limitano l’accesso delle donne al mondo IT. Nata da un’idea di Scilla Signa, fondatrice di Bridge the Gap, realtà impegnata nell’organizzazione di eventi tech, la giornata coinvolgerà oltre 100 studentesse delle scuole superiori che, divise in 10 team, ciascuno guidato da una coach di riferimento, si sfideranno con l’obiettivo di sviluppare un’applicazione. I progetti verranno valutati al termine dell’evento da una giuria composta da 5 role models con competenze IT che supporteranno le ragazze durante la giornata nello svolgimento delle attività.
Nel pomeriggio, un panel di 8 role models con ruoli apicali in aziende di calibro internazionale, affronterà, in modo più orizzontale e con il coinvolgimento delle le 100 ragazze, il tema e i problemi legati al tema del divario di genere nel mercato del lavoro, linguaggio inclusivo, divario retributivo di genere e glass ceiling inteso come la difficoltà delle donne nel raggiungere posizioni di vertice in abito professionale.
“Il digitale – ha commentato il sindaco di Genova Marco Bucci – non è un fine ma un mezzo per raggiungere una migliore qualità di vita. La nostra amministrazione sta puntando molto sulle professioni legate al mondo IT e si sta distinguendo a livello nazionale per l’elevato tasso di digitalizzazione. Dobbiamo promuovere la meritocrazia per garantire pari opportunità a tutti i professionisti, non solo per l’accesso alle posizioni manageriali, ma a partire dalla formazione e lo sviluppo professionale. Qualsiasi evoluzione, compresa quella digitale, sarà incompleta senza il coinvolgimento del talento dell’intera popolazione”.
Secondo il ‘Gender gap report 2022’ del World economic forum, rapporto annuale sulla parità di genere in 146 paesi nel mondo, l’Italia si conferma al 63° posto per l’indice che analizza le differenze di genere in quattro diversi ambiti: partecipazione economica e opportunità, livello di istruzione, salute e sopravvivenza ed empowerment politico. “Nel settore ct e nell’ingegneria – ha dichiarato Scilla Signa, organizzatrice dell’evento – il divario di genere è ancora più evidente: la percentuale globale di donne laureate in tecnologie dell’informazione e della comunicazione è dell’1,7%, contro l’8,2% di laureati uomini. In Engineering and manufacturing le stesse cifre sono del 24,6% per gli uomini e del 6,6% per le donne. Dobbiamo iniziare ora aiutando le ragazze, ad acquisire competenze digitali e avvicinarsi al mondo stem. Diffondere una cultura dell’educazione sempre più inclusiva può permettere alle bambine di oggi di diventare donne più libere di scegliere per sé e il proprio futuro, professionale e personale”.
Dai numeri diffusi dall’organizzazione emergono dati Istat e di Save the Children che testimoniano come gli uomini laureati stem siano il 33,7% del totale, mentre le donne solo il 17,6%. Solo il 21% sono donne con qualifica di professore ordinario in discipline stem e 43% le ricercatrici stem rispetto al totale di ricercatori nella stessa area. Secondo il rapporto del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, il tasso di occupazione nelle professioni stem è pari al 92,5% per gli uomini e l’85% delle donne. Nonostante le ragazze iscritte ai corsi stem raggiungano risultati migliori, presentano tassi di occupazione e retribuzioni più basse rispetto ai colleghi uomini.
“In Engineering – ha spiegato Marcella Tesone, group talent director di Engineering – crediamo fortemente nell’importanza di avvicinare le ragazze soprattutto quelle che non studiano le discipline stem al mondo IT. L’azienda lavora su due fronti. Il primo la nostra capacità di trattenere e valorizzare le donne che sono già all’interno della nostra azienda; per farlo abbiamo tre aree intervento: lo sviluppo della leadership femminile, attenzione alle nostre policy, avviare community interne. Il secondo fronte su cui lavoriamo è quello esterno cioè sulla nostra capacità di attrarre i migliori talenti femminili, sia tra le neolaureate sia tra le professioniste del settore con esperienza. Nel settore It le donne possono portare un contributo in termini di diversità di pensiero”.
Tra i partner che sostengono questa edizione del progetto Hackher_: Google, IBM, Fastweb, SKY, Ferrovie dello Stato Italiane, PagoPA, Leonardo, Edison, Engineering, ZTE, Avio Aero, Italdesign, Rina. Sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, l’evento è patrocinato da RAI per la sostenibilità, Rai Liguria e Rai radio 3 scienza, oltre che da UniGE.
Tra le partecipanti al panel: Floriana Ferrara – Corporate Social Responsibility Country Manager Master Inventor Ibm Italia Barbara Terenghi – Chief Sustainability Officer Ceo’s Office Director Edison Elisa Mandich – Head of whole vehicle development Italdesign Claudia FIlippone – HR Communication Chief Officer Rina spa Antonella Chirichiello – Innovation Manager Sustainability Coordinator Leonardo Cyber Security Solutions Manuela Arata – Mayor’s Advisor for Innovation and Technology Municipality of Genoa Gabriella Vacca – Chief Technology Office Sky Italia Ileana Pavia – Head of Cloud Services Engineering D.HUB Tra le partecipanti alla giuria: Laura Bordin – Head of Design PagoPA spa. Elena Marchetto – Head of institutional Relation Fastweb Spa Aurora Simonetti – HR Business Partner Red Hat Italy Giada Cosentino – Account Director Zte Italia Giulia Costagli – Head of BTSS Energy Fuel Materials Ferrovie dello Stato Italiane.
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