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Imprese: Federmanager, voucher Mimit per innovation manager è la spinta giusta

15 Giugno 2023

Roma, 14 giu. (Labitalia) – “Siamo soddisfatti di vedere riproposta la misura del voucher per le imprese che assumono innovation manager. Bene fa il Mimit a riaprire i termini per presentare le domande, perché è di queste figure che il nostro tessuto produttivo ha bisogno per agganciare la sfida della trasformazione digitale”. Questo il commento del presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, alla notizia del decreto direttoriale che riapre i termini per i manager qualificati in innovazione e per le società di consulenza che intendono iscriversi all’albo predisposto dal Mimit per lo svolgimento di incarichi manageriali in transizione digitale e green. Sul piatto ci sono 75 milioni di euro, che è la dotazione finanziaria dell’annualità 2021, oggi tornata a disposizione per i voucher, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale Impresa 4.0.

“Era il 2018 – ricorda il presidente Cuzzilla – quando abbiamo iniziato a lavorare con le istituzioni affinché fossero inserite specifiche misure fiscali che sostenessero l’investimento non solo in beni materiali, ma in competenze digitali di alto profilo . Oggi plaudiamo questa scelta di continuità che premia quell’impianto e dimostra la volontà di questo governo di far prevalere il valore della managerialità a tutti i livelli”. “E’ importante che le imprese, specialmente quelle di dimensioni più ridotte, si affidino a professionisti con esperienze tecniche e specialistiche in materia digitale. Ma tali qualità devono essere accompagnate anche da competenze manageriali in grado di gestire e governare l’innovazione. Big data, migrazione al cloud, cyber security sono tematiche ad alta complessità che sono diventate strategiche per lo sviluppo dell’impresa e che richiedono profili manageriali capaci”, precisa Cuzzilla.

“Non a caso – avverte – qui in Federmanager certifichiamo i nostri colleghi prima di definirli degli ‘innovation manager’ e di inserirli nell’elenco del ministero con il nostro accreditamento. La certificazione delle competenze è un processo che prevede assessment, formazione degli eventuali deficit di conoscenza e valutazione finale da parte di un ente terzo. Il nostro percorso ‘BeManager’ è rigoroso ma riconosce ai manager certificati il valore prezioso che essi rappresentano per le imprese che vorranno dotarsi del loro apporto». “Mi auguro – afferma – che queste imprese siano sempre più numerose e che l’iniziativa del ministero guidato da Adolfo Urso sia per loro la spinta giusta. Gli innovation manager ci sono, ci sono le risorse economiche, c’è l’attenzione del decisore pubblico. Sarebbe un peccato non approfittarne”.

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