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Imprese: Verizon, nel post-Covid leader più ‘decisionisti’ ma pesa senso incertezza

11 Ottobre 2022

Roma, 11 ott. (Labitalia) – I leader aziendali stanno lottando per cogliere nuove opportunità di business in un clima imprenditoriale che appare imprevedibile. Questo è il risultato di una ricerca condotta su 600 dirigenti commissionata da Verizon Business a livello globale. In ambiti come la trasformazione della CX e l’esperienza dei dipendenti, su questioni critiche come l’acquisizione di talenti e l’implementazione della tecnologia, vi è un divario tra la crescita del business e la capacità di portare avanti un cambiamento significativo di lungo periodo. Lo studio, condotto da Longitude, mira ad approfondire il modo in cui le imprese hanno gestito l’impatto della pandemia come catalizzatore del cambiamento e come i leader aziendali stanno reinventando il proprio business per la crescita di domani.

La buona notizia è che questi, dopo la pandemia, si sentono più attrezzati per prendere delle decisioni rapidamente (71%), per pensare in modo strategico a obiettivi di lungo periodo (72%), per adottare nuove tecnologie (75%) e nello sviluppare relazioni più empatiche e di fiducia sia con i clienti (71%) sia con i dipendenti (69%). Nonostante questi atteggiamenti positivi, di fronte ai continui cambiamenti e alla crescente complessità di un ambiente di lavoro sempre più ibrido, molte aziende si trovano ora ad affrontare un forte senso di incertezza. Due terzi dei leader aziendali (66%) hanno affermato che la pandemia ha messo in luce alcune debolezze sul piano strategico, mentre il 60% sostiene di far fatica ad agire con decisione in risposta alle nuove opportunità di mercato.

Sampath Sowmyanarayan, Chief Executive Officer di Verizon Business Group, ha dichiarato: “La grande lezione che abbiamo imparato negli ultimi anni è che non esiste un solo modo giusto per guidare un’impresa, costruire una cultura aziendale o attuare una strategia. Questo è il motivo per cui vediamo molte organizzazioni che cercano di adottare una ‘propensione al sì’ come principio guida. Si sta dando ai dipendenti sempre più la libertà di mettere in discussione lo status quo e di porre apertamente domande legate, ad esempio, al motivo per cui un’implementazione richieda così tanto tempo o sul perché la loro attività non possa soddisfare le esigenze dei clienti”.

Più della metà dei dirigenti intervistati ha evidenziato il ruolo crescente svolto dai team dirigenziali negli ultimi 12 mesi nell’adozione della tecnologia, in particolare per quanto riguarda servizi di sicurezza informatica (78%), software e strumenti di analisi dei dati (75%) e abilitazione al cloud (74%). Tuttavia, il rapporto mette in evidenza un divario tra la teoria e la pratica. Ad esempio, il miglioramento della customer experience risulta essere la priorità più importante in termini di strategia (74%). Tuttavia, solo un terzo degli intervistati (38%) afferma di aver accelerato l’uso dell’analisi dei dati per migliorare l’esperienza del cliente e una percentuale ancora più bassa sfrutta l’automazione per offrire migliori servizi alla propria clientela. Parallelamente, il rapporto evidenzia anche una preoccupante mancanza di competenze digitali (33%), che rappresenta la lacuna più comune che le imprese si trovano ad affrontare.

Oggi le aziende devono far fronte a un’enorme varietà di sfide, dal cambiamento dei comportamenti dei consumatori a quelli del mercato dettati dalla tecnologia, fino agli obblighi in materia di sostenibilità. Per questo, lo studio riporta alcune raccomandazioni su come i leader aziendali dovrebbero guidare le loro organizzazioni nel prossimo futuro: portare avanti una strategia chiara all’interno di un ambiente aziendale che si mostra profondamente incerto; comprendere l’importanza di creare resilienza e apportare cambiamenti attraverso le partnership; tenere insieme tutte le risorse aziendali attraverso obiettivi chiari; guidare l’innovazione sperimentando e assumendo dei rischi senza aver paura delle conseguenze; liberare il potenziale di tutti i dipendenti attraverso una cultura inclusiva

I dati in questo rapporto si basano su un sondaggio condotto da Longitude, una società del Financial Times, su 600 leader aziendali per conto di Verizon. Le domande erano basate su alcuni temi centrali quali la crescita, il rischio, la strategia e l’innovazione, e sono state rivolte a dirigenti provenienti da tutti i settori (energia, servizi pubblici, manifatturiero, media, servizi professionali, vendita al dettaglio, supply chain, settore finanziario, assicurativo e legale).

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