Infortuni, Hse: “Dal potatore al pilota i lavori più pericolosi, ecco il decalogo a prova di rischio”
Roma, 15 giu. (Labitalia) – “Secondo l’ultimo report dell’U.S. Bureau of labor statistics, che si è basato sui più recenti dati relativi agli incidenti sul lavoro registrati negli Stati Uniti nel 2021, è il potatore di alberi il lavoro più pericoloso al mondo, seguito nella top 5 dal pilota di aerei e di elicotteri commerciali, da chi lavora in fattoria, dal boscaiolo e dal riparatore di tetti. Per decespugliatori e potatori il rischio più alto è quello di cadere mentre tagliano gli alberi e di essere colpiti da un ramo, non mancano, però, gli incidenti con la motosega. Al secondo posto chi guida velivoli come aerei che trasportano merci, elicotteri, aeroambulanze; per questa categoria quasi tutti gli incidenti avvengono in volo”.
E’ quanto dice Hse, ricordando che “anche lavorare con gli animali in una fattoria può essere rischioso, in questo caso il pericolo sta nei macchinari agricoli. La seconda metà della classifica vede i supervisori dei lavoratori dell’agricoltura e della pesca, gli agricoltori, i camionisti, i minatori e i tecnici agricoli.
“Quello della sicurezza sul lavoro – spiega l’Hse advisor e coach Tommaso Barone – è un concetto che riguarda cultura ed educazione. Diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro è fondamentale e investire risorse sempre più importanti su questo tema diventa un dovere. Un posto di lavoro sicuro porta miglioramento tangibile all’ambiente e al clima lavorativo, senza dimenticare l’importante benessere psicofisico dei dipendenti. Fare gioco di squadra è un’arma vincente per un’azienda, l’obiettivo da raggiungere deve essere lo stesso per tutte le parti in causa nella consapevolezza che un posto di lavoro sicuro garantisce notevoli vantaggi. Con un approccio virtuoso e illuminato un datore di lavoro può garantirsi dipendenti seri e motivati”.
Tommaso Barone ha quindi elaborato un decalogo con i consigli per far crescere la diffusione della cultura della sicurezza in azienda e non solo. 1) L’educazione alla sicurezza sul lavoro dovrebbe iniziare in famiglia e a scuola. Deve far parte della formazione di bambini e ragazzi per far sì che possa diventare cultura condivisa.
2) Insistere sul concetto di rispettare chi ti sta vicino. In ufficio, a casa, in strada il rispetto è sempre fondamentale. 3) Informarsi e adottare le norme in tema di sicurezza dello Stato, partendo dal decreto 81 del 2008, perché seguirle risolverebbe all’origine gran parte dei problemi.
4) La sicurezza non è un’imposizione, ma un traguardo da raggiungere per il benessere psico-fisico dei lavoratori e per un ambiente di lavoro di qualità. 5) Le problematiche dei lavoratori devono essere sempre ascoltate per poter intervenire prontamente in caso di necessità.
6) Il datore di lavoro ha il dovere di garantire la sicurezza dei lavoratori così come i lavoratori devono fare attenzione alla sicurezza dei propri colleghi. 7) Fare gioco di squadra con la consapevolezza che un ambiente di lavoro sicuro porta vantaggi a tutti.
8) Ricordarsi che l’azione sbagliata di un singolo può avere conseguenze anche sugli altri colleghi.
9) Sia nel privato che nel pubblico tutti, nessuno escluso, sono coinvolti nella prevenzione e nel rispetto delle regole della sicurezza. 10) La sicurezza sul lavoro prevede un corretto stile di vita e una dieta sana e bilanciata.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche