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Inps, la pensione per i residenti all’estero

6 Luglio 2022

Roma, 6 lug. (Adnkronos/Labitalia) – Italiani popolo di santi, poeti, navigatori e migranti. Trasferirsi all’estero è una scelta di vita intrapresa da un numero considerevole di persone che per i motivi più differenti hanno lasciato il nostro Paese. Ma se in passato questa decisione era principalmente legata a questioni di necessità o bisogno, negli ultimi decenni gli italiani (e non solo) emigrano per motivi di interesse specifici come la ricerca di una migliore qualità della vita. Per inquadrare meglio l’entità del fenomeno, secondo la Fondazione Migrantes, sono oltre 5,6 milioni gli iscritti all’Aire (Anagrafe italiana residenti all’estero).

Con riferimento ai pensionati emigrati all’estero si possono identificare tre macro categorie: immigrati in Italia che decidono di rientrare nel loro Paese di origine; genitori di persone emigrate che raggiungono i figli a loro volta emigrati all’estero; persone che emigrano per vantaggi economici e fiscali previsti in alcuni Paesi.

In questo scenario è interessante rilevare come sia cambiato il ruolo della donna migrante nella tutela previdenziale: da destinatario principale di pensione ai superstiti a soggetto autonomo e indipendente percettore di pensione di vecchiaia. Per questa moltitudine di persone l’Inps garantisce il pagamento della pensione. In effetti, quello delle pensioni per i residenti all’estero è un tema assai complesso anche per via delle norme legislative e fiscali differenti da un Paese all’altro, oltre che della situazione geopolitica delle diverse aree del mondo. Si pensi alla situazione attuale dell’Ucraina, dove una semplice operazione tecnica, come l’accertamento dell’esistenza in vita di una persona, può risultare tutt’altro che agevole.

Pensione all’estero: tipologie di pagamento. Il servizio di pagamento delle prestazioni pensionistiche all’estero interessa circa 338 mila beneficiari e viene svolto dall’Inps in oltre 164 Paesi. Per effettuare il pagamento l’Istituto si avvale di una banca individuata a seguito di una gara di appalto, nel rispetto della normativa nazionale ed europea in materia. Attualmente la gestione del servizio di pagamento delle pensioni è affidata a Citybank N.A.

Il pensionato residente all’estero può richiedere il pagamento: nel Paese estero dove risiede, mediante accredito diretto sul conto corrente bancario o allo sportello; in un Paese diverso da quello di residenza, tramite accredito sul conto corrente bancario; in Italia, tramite accredito sul conto corrente o allo sportello tramite un delegato.

Il pagamento della pensione viene effettuato da Citybank in euro o nella valuta locale, solitamente con cadenza mensile, salvo nei casi di importi minimi che possono essere corrisposti una volta all’anno o ogni sei mesi, il primo giorno bancario utile del mese di pagamento.

Il pensionato residente all’estero può scegliere tra due tipologie di riscossione: con accredito diretto su conto corrente comunicando all’Inps gli estremi di un conto corrente presso qualunque istituto bancario all’estero o in Italia, fatte salve alcune regole particolari vigenti in determinati Paesi. Tale conto può anche essere cointestato, ma in questo caso deve essere presentata a Citybank una dichiarazione di responsabilità con cui il cointestatario si obbliga alla restituzione delle rate che dovessero eventualmente essere accreditate sul conto dopo il decesso del pensionato; in contanti riscuotendo la pensione presso gli sportelli dei partner locali della banca che gestisce i pagamenti. Nella maggior parte dei Paesi esteri il pagamento in contanti viene effettuato tramite le agenzie Western Union.

Per ricevere informazioni e chiarimenti il pensionato può rivolgersi al servizio di assistenza di Inps e Citybank tramite sito web dedicato (inps.citi.com), chiamando il numero verde nazionale relativo al Paese di residenza (elenco presente sul medesimo sito web) oppure inviando una mail a: inps.pensionati@citi.com. Inoltre, è stato attivato un servizio telefonico automatico interattivo per ottenere informazioni tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24.

Accertamenti e servizi di supporto ai pensionati. Per poter verificare la regolarità del pagamento delle pensioni all’estero gli accertamenti ricorrenti rivestono notevole importanza. In particolare la banca incaricata da INPS del servizio di pagamento ovvero Citybank, effettua ogni anno l’accertamento dell’esistenza in vita dei soggetti che ricevono il pagamento della prestazione al di fuori del territorio nazionale.

L’accertamento dell’esistenza in vita viene condotto con sistemi differenti e ha diversi obiettivi: limitare possibili disagi ai pensionati; assicurare la correttezza dei flussi di pagamento; contrastare l’indebita percezione delle prestazioni.

Per agevolare il pensionato nella risposta all’accertamento di esistenza in vita sono previste differenti modalità di produzione della prova: modalità cartacea: compilando il modulo ricevuto da Citybank controfirmato da un ‘testimone accettabile’, per esempio un funzionario di Ambasciata o Consolato Italiano o autorità locale. In casi particolari, come di pensionato invalido, il modulo può essere inviato a mezzo posta elettronica. Modalità telematica: attraverso il portale web Citybank, per i pensionati residenti in determinati Paesi (Australia, Canada, Regno Unito, Stati Uniti) anche tramite servizio di videochiamata disponibile presso gli uffici consolari e i patronati.

Riscossione personale presso le agenzie Western Union: in questo caso la riscossione personale agli sportelli di almeno una delle rate, entro il termine di restituzione dell’attestato indicato nella lettera esplicativa, costituisce valida prova di esistenza in vita. Inoltre, in materia di accertamenti l’Inps è tenuto alla verifica annuale della situazione reddituale che incide sul diritto e sulla misura delle prestazioni pensionistiche.

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