app-menu Social mobile

Scarica e leggi gratis su app

Inps, per maschi con redditi più alti speranza vita 2,6 anni in più rispetto ai più bassi

Settembre 13, 2023

Roma, 13 set. (Labitalia) – I pensionati maschi che appartengono al quintile di reddito più alto hanno una speranza di vita a 67 anni di circa 2,6 anni superiore rispetto ai pensionati che appartengono al primo quintile di reddito, quello più basso. E’ quanto emerge dal XXII Rapporto annuale Inps, presentato oggi alla Camera. Per le femmine, i divari sono minori, ma comunque significativi e quello tra l’ultimo e il primo quintile è di 1,7 anni.

Per gli uomini, spiega il rapporto Inps, il gruppo più longevo risulta essere quello dei pensionati delle gestioni InpdaI, Volo e Telefonici che hanno un’aspettativa di vita di due anni superiore a quella dei lavoratori dipendenti (Fpld). Per le donne l’aspettativa di vita più lunga è quella delle pensionate liquidate in regime di totalizzazione e cumulo. C’è da dire, comunque, che esiste notevole eterogeneità nella speranza di vita non solo fra gestioni, ma anche all’interno di una stessa gestione che ricomprende lavoratori che svolgono attività e operano in settori spesso molto diversi (si pensi per esempio all’insieme dei contribuenti al Fpld). Le differenze tra primo e ultimo quintile sono significative e maggiori per i maschi rispetto alle femmine. È interessante notare come nel divario tra primo e ultimo quintile non vi siano grandi differenze tra gestioni per cui il divario è di 2,6-2,7 anni per i maschi, qualunque sia la gestione, e di 1,7-1,8 anni per le femmine, così come nell’ambito di ciascun quintile restano le differenze tra gestioni.

Ne consegue, quindi, che un pensionato InpdaI del quintile più alto ha una speranza di vita di quasi cinque anni superiore a quella di un pensionato Fpld del primo quintile, differenza di cui non si tiene conto nella determinazione della prestazione pensionistica. Secondo l’Inps l’utilizzo di un coefficiente di trasformazione unico per il calcolo della pensione risulta fortemente penalizzante per i soggetti meno abbienti il cui montante contributivo viene trasformato in una pensione più bassa di quella che otterrebbero se si tenesse conto della loro effettiva speranza di vita. Viceversa, i più abbienti ottengono pensioni più elevate di quelle che risulterebbero da tassi che tengono conto della effettiva durata media della loro vita.

Gelera: “Confronto costante con gli utenti, avviato un percorso di semplificazione”

Roma, 22 set. (Adnkronos) – L’Inps “ha costituito un tavolo permanente con l’obiettivo di avvicin…

Manovra, De Lise (Commercialisti): “Serve taglio cuneo fiscale per assunzioni nuovi dipendenti e sostegno a imprese”

Roma, 22 set. (Labitalia) – “Ormai è chiaro che, escludendo il Pnrr, c’è poca finanza a disposizi…

Lavoro: 4 addetti a sicurezza informatica su 10 hanno burnout nell’ultimo anno

Roma, 22 set. (Labitalia) – Il settore tech in Italia è in continua crescita. La pandemia, in mod…

Agroalimentare: Italia leader in Europa nell’uva da tavola, Puglia prima con 60% produzione

Roma, 22 set. (Labitalia) – Puglia Regione Partner di Macfrut 2024 e uva da tavola prodotto simbo…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

LA RAGIONE – LE ALI DELLA LIBERTA’ SCRL
Direttore editoriale Davide Giacalone
Direttore responsabile Fulvio Giuliani
Sede legale: via Senato, 6 - 20121 Milano (MI) PI, CF e N. iscrizione al Registro Imprese di Milano: 11605210969 Numero Rea: MI-2614229

Per informazioni scrivi a info@laragione.eu

Copyright © La Ragione - leAli alla libertà

Powered by Sernicola Labs Srl