Lavoro: Avedisco, boom dimissioni? vendita diretta sostiene nuove priorità degli italiani
Roma, 7 feb. (Labitalia) – Il 2022 si è confermato essere un anno di transizioni e mutamenti sul fronte occupazionale: nei primi 9 mesi dell’anno sono state oltre 935.000 le dimissioni da rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con un incremento del +17% rispetto allo stesso periodo del 2021. I dati diffusi dall’Inps confermano che molti italiani, nell’era post-Covid, vogliono cambiare la propria routine lavorativa dove tempo libero, salute e affetti hanno un ruolo sempre più importante. In questo scenario, la vendita diretta sostiene le nuove priorità dei lavoratori, come dimostrano i dati Avedisco, relativi alle aziende associate: nei primi nove mesi del 2022 sono oltre 298mila gli incaricati alle vendite che hanno scelto di lavorare per le aziende associate Avedisco, con una crescita del +23,7% rispetto ai primi nove mesi del 2019.
Il settore della vendita diretta offre un lavoro che garantisce indipendenza, dinamicità e flessibilità con continue possibilità di relazioni: più che un semplice venditore, infatti, l’incaricato alle vendite si sta affermando sempre di più come figura di consulente per gli acquisti. “Ciò che emerge è che, in seguito alla pandemia da Covid-19, molte professioni, così come organizzate in passato, faticano a soddisfare le nuove esigenze degli italiani; al contrario, la vendita diretta, che nel tempo ha saputo evolvere il proprio modello di business fino a creare un sistema efficace, è oggi capace di rispondere positivamente ai cambiamenti aprendo le sue porte a tutti coloro che desiderano reinventarsi, con opportunità lavorative concrete e senza fare distinzioni di sesso, età e profilo socioculturale”, sottolinea Avedisco.
Inoltre, le aziende associate Avedisco,investono quotidianamente sullo sviluppo delle competenze tecniche e delle abilità dei loro incaricati alle vendite: i corsi di addestramento organizzati sono 2.153, mentre quelli di formazione 617, seguiti rispettivamente da 354.363 e da 62.598 partecipanti; un fattore determinante per la crescita e la solidità del settore che rappresenta nel 2023 una preziosa risorsa a supporto degli italiani.
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